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Latina. Easy Basket, il mondo della palla a spicchi nelle scuole elementari. Maurizio Cremonini: «Credo fortemente in questa novità»

Easy Basket è la nuova proposta per le scuole elementari, per quegli alunni che vogliono imparare un gioco semplice dalle poche regole e dal divertimento assicurato, un primo approccio verso il mondo della palla a spicchi senza grosse pretese. Che talvolta non viene nemmeno usata. Si lascia spazio a palloni più leggeri e di altro materiale. La Fip, il Ministero dell’istruzione, pensano che finalmente i piccoli canestri entreranno a tempo pieno nelle palestre scolastiche. Easy Basket si differenzia notevolmente dal , il primogenito. È solamente un gioco e non ha nulla di agonistico o esasperato. I punti vengono assegnati anche se tocchi il ferro o la retina, gli esercizi sono sempre nella forma di gara, alle maestre piace sicuramente questa nuova proposta didattica tra cerchi, birilli ed altri attrezzi. Saranno in grado di insegnare e, soprattutto, rendere partecipi gli alunni di una terza elementare? La lezione proposta da Maurizio Cremonini, il responsabile della Fip del settore, nel corso del clinic di Gaeta, è stata convincente. Ma se al suo posto non ci sono persone meno preparate, cosa succede? Probabilmente, l’Easy Basket è talmente semplice da giocare e insegnare che metterà tutti gli insegnanti in grado di proporlo. A quel punto, sarà importante verificare il carisma del docente, il suo rapporto con i bambini, l’intensità della lezione, il timbro della voce, la carica umana. Maurizio Cremonini, lombardo di Brescia, è un sostenitore del progetto che ha voluto fortemente: “È una novità assoluta – ha detto -, proviamo a semplificare tante cose, portiamo al divertimento coinvolgendo un’intera classe”. Tra i relatori del clinic il pontino doc Fabio Bagni, istruttore federale, e Remo Saputo, insegnante di educazione fisica, dello staff del Coni. Il clinic di Gaeta è stato un indubbio successo dal punto di vista dei numeri: duecentodieci iscritti provenienti da tutta Italia hanno raccolto il messaggio dei solerti organizzatori, capeggiati da Maurizio Tosarello, Pippi Pasquali e Piero Baglio. Una tre giorni intensa, con dimostrazioni pratiche e lezioni teoriche, alla presenza del presidente federale Fausto Maifredi e del responsabile del settore giovanile Simone Cardullo, di Gaetano Laguardia e Roberto Abbate, di Raffeale Imbrogno e Umberto Porcari. Un programma intenso e ben strutturato. Si sono tenute riunioni di arbitri, con la grande soddisfazione di vedere Dino Mastrantoni, dirigere la finale di Supercoppa tra Montepaschi e Benetton Treviso, teletrasmessa in diretta da Sky. E’ uno dei nostri, il Superdino, presto vedremo su campi importanti anche Zaccarelli, Noce e tanti altri “fischietti” promettenti. Una scuola arbitrale creata da Annino Massese ed Aniello Regine che cresce a vista d’occhio, anche nel settore degli ufficiali di campo. La rappresentativa pontina dei nati nel 94 ha battuti largamente, in amichevole, la Eldo Napoli, con piena soddisfazione di Tommy Morassi e Bruno Imparato. Ragazzi un po’ indisciplinati fuori dal campo – tenerli a freno è stato difficile per la loro esuberanza – ma bravi a districarsi con i rappresentanti di club di A1. Morassi è molto attento ai settori giovanili: “Disponiamo di buoni gruppi, certe esperienze come quella di Gaeta servono a familiazzare e migliorare anche sul piano tecnico”. Adesso già si pensa alla prossima edizione, a settembre 2008. Gaeta è la sede ideale. Maurizio Tosarello, presidente provinciale della Federbasket, considera la città del Golfo come una seconda casa: “Qui ci troviamo bene, la gente è ospitale, il clima ideale, cambiare sede sarebbe un peccato grave”. Anche Antonio Raimondi, nuovo sindaco di Gaeta, eletto alla testa di una lista civica, ha confessato il suo amore per il basket. “Sono qui tra voi – ha detto durante la presentazione ufficiale – perché ci tenevo in maniera particolare, ho calcato anch’io i campi, anche se non sono diventato un buon giocatore. Mi fa piacere sapere che la mia città è la capitale del minibasket italiano per tre giorni”.

Paolo Iannuccelli


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