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Latina. Nucleare, l'impegno di Zac. Il sindaco più amato d'Italia: «La sicurezza unico obiettivo». E alla Sogin: «Basta con le decisioni d'imperio»

Dopo la sottoscrizione del protocollo d’accordo avvenuta a Latina il 10 ottobre 2006 per iniziativa del sindaco, Vincenzo Zaccheo, presso la sede nazionale dell’ANCI si sono riuniti a Roma i sindaci dei Comuni che ospitano nel loro territorio servitù nucleari. Per il Comune di Latina era presente, in qualità di delegato del sindaco, l’assessore Marino Di Girolamo, accompagnato dal dirigente, Lorenzo le Donne. L’incontro è stato utile e proficuo e ha portato alla decisione di costituire una consulta alla cui presidenza è stato chiamato Fabio Callori, sindaco di Caorso. La Consulta ha redatto un documento con una serie di richieste al Governo al quale si chiede: a) impegni tesi a garantire che tutte le attività in fase di ‘decomissioning’ si svolgano in condizione di massima sicurezza; b) garanzie perché sia assicurata la necessaria e completa informazione per la popolazione residente nelle aree interessate dagli impianti, mediante adeguati programmi di comunicazione; c) la possibilità da parte dei Comuni, attraverso leggi ‘ad hoc’,di utilizzare le aree delle centrali dismesse per la realizzazione di servizi ai cittadini. In seguito alla presentazione del piano industriale della Sogin, tutti i sindaci, all’unanimità, hanno ribadito e sollecitato alla Società di abbandonare il metodo delle decisioni d’imperio, come avvenuto finora, ma di concertare con i Comuni qualunque attività riguardi il futuro del territorio. Altra richiesta alla Sogin, quella di dotarsi di un necessario e specifico piano di comunicazione da trasmettere agli Enti e ai cittadini interessati. E’ stato poi convenuto che tutte le somme erogate come ristoro saranno utilizzate per la realizzazione di servizi nel territorio, specie in quelle aree che hanno ospitato le servitù nucleari.

Andrea Apruzzese