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Latina. Le inquietudini di Miguel de Unamuno. Commenti nel Forum di Anonima Scrittori: «Noi, abituati alle sale vuote, costretti tutti in piedi»
E si continua a parlare ancora della serata di venerdì scorso alla libreria Mondadori,
quando per l'iniziativa firmata Mauro Cascio ed Elisabetta Rizzo (rispettivamente Pantalone de Bisognosi e Brighella della Compagnia de Galantomeni), "Pennacchi lettore
di Unamuno", decine di persone non sono riuscite nemmeno ad entrare. I commenti
degli "esclusi", e di chi ha potuto solo "ascoltare" Antonio Pennacchi sono anche nel Forum
di Anonima Scrittori.
Una "seratona", scrive Zanoni, "Pennacchi ha letto Unamuno, con spalti gremiti
all'inverosimile, applausi a scena aperta".
«C'ero pure io l'altra sera», scrive invece BdM,
«in ritardo come al solito causa doccia,
- pare che le mie doccie siano entrate nel mito
come il landini, "bdm chi?" "quello delle docce"-
m'ero già preparato ad espandermi per fare massa
ed evitare che il locale apparisse troppo vuoto.
Gli eventi culturali in genere prevedono
una presenza in sala che a volte
eguaglia a stento il numero dei conferenzieri,
almeno da queste parti -
invece m'è toccato rimanere sulle scale,
il locale era strapieno ed attento
e dove ero io si è presto riempito
tutti in religioso silenzio
ad ascoltare l'officiante.
[...] Io sono abituato agli eventi culturali
sciatti e trascurati con conferenzieri
che leggono, spesso male, dattiloscritti altrui
con platea annoiata e assente,
che neanche finge di ascoltare
scrutando eventuali gnocche presenti.
Eccheccappero così
vengo preso in contropiede;
non mi ritrovo più,
devo riprogrammarmi». «Io non so se Mauro Cascio se ne è accorto», ha detto Antonio Pennacchi,
«ma è in serate belle come questa che si fa davvero cultura».
Rita Bittarelli
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