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Latina. Sanità, dopo l'attacco di An. Claudio Moscardelli: «Una manovra politica tutta pretestuosa e priva di fondamento»

«L'attacco di A.N. a Marrazzo e alla Direzione della AUSL di Latina è del tutto pretestuoso e privo di fondamento, oltre che incoerente». E il suo ordine Claudio Moscardelli lo spiega così. «1) A.N. nella sua espressione regionale ha lasciato dietro di sè, nei cinque anni di gestione passati, una voragine di debiti, 10 miliardi di euro, che gravano sulle spalle dei cittadini del Lazio. Della gestione del centrodestra ne rimangono le cronache giudiziarie circa il sistema che si era radicato nella sanità laziale, oltre agli sprechi e alle inefficienze che hanno determinato la voragine del debito. Marrazzo e il centrosinistra hanno dovuto farsi carico di un'azione di risanamento durissima senza diminuire i servizi per i cittadini. I tono usati dall'on.le Gramazio sono del tutto fuori lu ogo e non credibili. Diversa cosa è la critica anche forte e la funzione di controllo annunciata, del tutto legittime, anche se non possiamo fare a meno di notare che un'azione di controllo della spesa sarebbe stata necessaria quando A.N. era al governo della Regione: uno dei punti di maggiore difficoltà è stata quella di rilevare tutti i debiti per l'assenza di procedure e strumentidi controllo e monitoraggio della spesa. 2) L'atto aziendale è la traduzione del piano sanitario provinciale approvato all'unanimità dalla conferenza dei sindaci, a maggioranza di centtodestra. Non vi è stata alcuna riduzione di servizi, anzi se ne prevede un potenziamento, pur in un contesto di difficoltà di risorse. Esistono discussioni e confronti in atto rispetto al modello seguito nell'organizzare l'Azienda ma che non incidono sui servizi. Rispetto ad un atto che è rimesso all'autonomia della direzione e sui cui la conferenza dei sindaci da un parere e non un'approvazione, mi pare che ci sia un uso strumentale dell'atto a prescindere dal merito delle questioni. Il confronto peraltro non vertye sulla chiusura o ridimensionamento dei servizi ma sul modello organizzativo con cui si vogliono perseguire gli obiettivi del piano sanitario provinciale. 3) la REgione Lazio ha fatto due scelte di grande impatto sulla sanità provinciale, che la Giunta Storace in cinque anni non ha neppure ipotizzato. Il Policlinico del Golfo, per cui la Regione ha acceso un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti di cento milioni di euro, ossia la cifra necessaria per realizzare l'intera opera e non solo per poter aprire solo il cantiere senza sapere poi dove trovare le risorse, come è accaduto o accade per altre opere. Presto si procederà alla fase realizzativa. Altro intervento importante è la decisione istituire il DEA di secondo livello a Latina, primo presidio ospedaliero fuori Roma che avrà le alte specialità Tutto ciò poteva essere fatto dalla Giunta Storace: perchè non è stato fatto nei cinque anni di governo? Quanto al nuovo ospedale di Latina che con progetto di finanza il Sindaco voleva realizzare siamo ancora in una fase preliminare. 4) La critica al 118 è del tutto singolare e non attiene alla qualità del servizio, che è apprrezzato dai cittadini. Sulle lista d'attesa vi sono stati miglioramenti anche se occorre moltiplicare gli sforzi per dare risposte tempestive ai cittadini. È evidente che la sanità pontina ha bisogno di molte cose: personale, attrezzature, medicina sul territorio, appropriatezza delle prestazioni e altro ancora. Tuttavia in un fase di grande scarsezza di risorse la Direzione AUSL sta lavorando per far fronte alie esigenze per migliorare la qualità dei servizi nella nostra provincia».

Elisabetta Rizzo


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