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Sezze. Debiti fuori bilancio, polemiche in aula. È il primo riassestamento dell'era Campoli. «Un buco di 419mila euro...»

Ieri mattina i consiglieri comunali di Sezze si sono riuniti in aula consiliare per il secondo consiglio comunale. Tra una calma apparente è passato il primo riassestamento di bilancio dell’era Campoli. La maggioranza consiliare del primo cittadino ha votato compatta la proposta della Giunta, una proposta di riassetto corroborata anche dal voto dell’esponente di minoranza Cerrone. Nella relazione, l’assessore al bilancio Sergio Di Raimo ha parlato di 419mila euro di debiti fuori bilancio,« un importo rilevante e derivano dalle gestioni immediatamente precedenti alla nostra» ha chiarito il margheritino. Si tratta di debiti scaturiti da incarichi legali (245mila euro) «con stanziamenti di spesa assolutamente non adeguati». In sostanza si tratta di un buco che sarebbe da attribuire alla gestione dell’Ente da parte dell’ex sindaco di Sezze Lidano Zarra, sempre secondo l’attuale maggioranza. Sull’ammanco però non mancano le precisazioni dell’attuale consigliere comunale dell’Udc. Zarra in merito ha affermato: «Sono debiti fuori bilancio emersi nel settore avvocatura e si tratta di atti inconfutabili, delibere di giunta delle quali rivendico la paternità». L’ex sindaco invece avanza dubbi ed incertezze sugli altri debiti fuori bilancio emersi e venuti alla luce in aula “Alessandro Di Trapano”. Per Zarra, infatti, non è sufficiente che i dirigenti di settore abbiano dichiarato l' esigibilità dei debiti se non è stato dimostrato il perché si è dovuto ricorrere ad un'obbligazione senza impegno di spesa. Per l’Udc scricchiola quindi il rispetto, da parte dell’amministrazione, del regolamento di contabilità e controllo di gestione. La seconda seduta del governo cittadino Campoli si è protratta per le lunghe. Oltre sei ore di dibattito quasi a riempire il vuoto estivo. Altre problematiche hanno tenuto inchiodati gli amministratori della città lepina. Dalla sanità all'urbanistica, mentre le tante interrogazioni presentate dalla minoranza, e anticipate nei giorni scorsi sui quotidiani, dovranno attendere la seduta di venerdì prossimo, sempre in mattinata.

Alessandro Mattei


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