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Latina. Caos Tia. Fabrizio Cirilli: «La responsabilità è del sindaco. Invitarlo a pagare non è affatto un'operazione populista...»
“Chi ha sbagliato deve pagare”. Non è populismo chiedere che chi ha commesso errori sia chiamato a pagare per le proprie responsabilità. Significa chiedere il rispetto di un principio di correttezza, delle regole fondamentali della legalità e del mantenimento di un minimo senso delle istituzioni.
Quanto successo con le tariffe applicate dalla Latina Ambiente per il 2006 era di chiara evidenza e purtroppo da noi già detto nel momento in cui, era il 13 marzo 2007, denunciammo quanto successo. Quello che ora non può accadere è che tutto finisca senza che chi ha responsabilità sull’accaduto paghi.
Può essere un caso:
1. che nonostante nella convenzione di gestione della tariffa e nel regolamento sia stati previsti una serie di organismi di controllo che se attuati non avrebbero consentito quanto successo, tali organismi non siano mai stati resi efficaci ?
2. che tutte le previsioni relative agli obblighi della Latina Ambiente di trasferimento dati, che avrebbero consentito il controllo, siano stati elusi ?
3. che nessuno nell’Amministrazione Comunale abbia mai rilevato la sistematica assenza delle informazioni di cui sopra ?
4. che tutti e tre i membri nel Consiglio di Amministrazione della Latina Ambiente di nomina del Sindaco Zaccheo non si siano mai accorti di quanto accadeva ?
5. che i tre membri nel Consiglio di Amministrazione della Latina Ambiente di nomina del Sindaco Zaccheo non abbiano mai riferito al Sindaco sulla gestione della società partecipata ?
6. che quando ci si è accorti di quanto accaduto nella gestione della TIA, nessuno dei tre membri del Consiglio di Amministrazione sia stato rimosso dall’incarico dal Sindaco Zaccheo che li aveva nominati ?
7. che nel momento in cui è stato sollevato il problema delle errate fatturazioni il primo atteggiamento del Sindaco sia stato quello di minimizzare l’accaduto nel tentativo di “insabbiare” il tutto ?
8. che alla verifica della correttezza formale e sostanziale delle attività della Latina Ambiente sia stato nominato, dalla Latina Ambiente stessa con l’avallo del Sindaco Zaccheo, un Collegio di Esperti e non si sia, invece, fatto ricorso agli organismi previsti dalla Convenzione in essere continuando così, sistematicamente, a non dare attuazione a quanto previsto nella Convenzione stessa ?
9. che ad oggi ancora nessuno, e tanto meno il Collegio di Esperti a cui ci si è guardati bene dal chiedere ciò, abbia mai nemmeno affrontato il tema delle sanzioni, previste dalla Convenzione, da applicare alla Latina Ambiente per le gravi inadempienze ?
Da tutto quanto sopra non è forse ravvisabile una volontà di privilegiare gli interessi del partner privato della Latina Ambiente Spa a discapito dei cittadini, che per pagare le bollette TIA si stanno indebitando, e della buona amministrazione ?
C’è ora bisogno di comportamenti seri che restituiscano dignità alle istituzione e fiducia ai cittadini che, al di là delle contrapposizioni politiche, si sono visti abbandonati nella confusione più totale.
Per questo motivo riteniamo:
• che per le responsabilità politiche ed amministrative che il Sindaco Zaccheo ha nella vicenda, dia risposte chiare e credibili e non legate a teoremi, ma a fatti e circostanze precise; che non sfugga per l’ennesima volta alle responsabilità che un Sindaco, che abbia un minimo di dignità, dovrebbe avere il coraggio di ammettere;
• che alle responsabilità della struttura amministrativa dell’ente comunale si debba rispondere con l’assunzione dei provvedimenti sanzionatori previsti dai contratti di lavoro e dalle leggi;
• che alle responsabilità della Latina Ambiente Spa si debba rispondere con la immediata risoluzione per colpa del contratto in essere e con la richiesta del risarcimento dei danni causati e l’applicazione delle penali se contrattualmente previste.
Se anche di fronte a queste evidenze nulla accadrà da parte dell’Amministrazione Comunale, rivolgiamo l’appello ai rappresentanti locali del Governo Nazionale e dell’Ordine Giudiziario affinché si intervenga per il ripristino delle regole fondamentali della legalità.
Andrea Apruzzese
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