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Latina. Gambro, peggiora la situazione. Luigi Ulgiati: «Lavoreremo per dare sicurezza e stabilità a queste persone». Incontro in Prefettura
Dopo l’annuncio di ieri da parte della Gambro, per mezzo del presidente Francisco Canal, con il quale si è comunicato un pesante riassetto degli stabilimenti della società in Europa impattando in maniera particolarmente negativa sullo stabilimento di Latina, sono iniziate oggi e proseguiranno nel corso della prossima settimana gli incontri tra le parti sociali, rappresentanti dei lavoratori ed organi istituzionali, per capire quali sono realmente le cause che spingono la società svedese a far ricadere su Latina le gravose scelte e vedere quali sono invece i margini per la salvaguardia del posto di lavoro dei dipendenti e soprattutto del mantenimento dell’attività produttiva del sito stesso.
La UGL Chimici ritiene inammissibile il comportamento della Direzione Aziendale con il quale ha effettuato l’annuncio. E’ più di un mese che la segreteria provinciale ha chiesto un incontro con Gambro per discutere proprio il piano degli investimenti, ma finora nessuna risposta è ancora pervenuta, ed inoltre chiedere ai lavoratori di fornire soluzioni rispetto alla presunta situazione disastrosa della società è un becero tentativo di scaricarsi dalle responsabilità rispetto a scelte di governance della multinazionale con le quali i lavoratori della Gambro non hanno alcuna influenza decisionale.
Così commenta la delicata situazione Eliseo Fiorin della UGL Chimici: “quando un azienda attraversa momenti di difficoltà, oppure vengono a mancare le condizioni per essere competitivi nel mercato, insieme a parti sociali, datoriali, istituzionali e lavoratori si cercano le soluzioni che possano rilanciare il sito produttivo; ma affermare dinanzi ai lavoratori che si vuol chiudere uno stabilimento e nel contempo chiedere agli stessi le soluzioni è una strada impercorribile. Manca un lavoro di analisi delle cause, di verifica rispetto agli strumenti da utilizzare per affrontare questa particolare situazione, ed inoltre la modalità con il quale l’annuncio è stato fatto denota la mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni locali.
Oggi dopo la protesta dei lavoratori –continua Fiorin- si è svolto un incontro con il Prefetto, ed abbiamo ribadito la nostra volontà di perseguire qualsiasi strada affinché i lavoratori della Gambro possano continuare a svolgere la loro attività presso lo stabilimento di Latina, per questo saranno coordinate nei prossimi giorni azioni di lotta per dimostrare la determinazione dei lavoratori nella salvaguardia del posto di lavoro.
Interviene Luigi Ulgiati segretario generale della UGL: “ci siamo immediatamente impegnati per chiedere un confronto istituzionale presso il tavolo di Concertazione Provinciale, attivato per mercoledì alle ore 11:30. Non è più tollerabile una sistematica dismissione di siti produttivi in questo territorio, la situazione non è arginabile neppure attraverso l’utilizzo dei normali ammortizzatori sociali, ognuno per la propria responsabilità deve dare il proprio contributo per la salvaguardia dell’occupazione e dell’economia pontina”.
Rita Bittarelli
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