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Latina. Tia, un pasticcio senza colpevoli. Giuseppe Pannone: «Ma perché ancora nessuno parla di dimissioni?». Continua il silenzio della Giunta
«Nella partita a rimpiattino tra Giunta e Latina Ambiente il pubblico pagante assiste ad un gioco truccato». Scrive Giuseppe Pannone: «La messinscena tra ente e società ha due vittime: gli utenti che pagano conti salati ed ingiustificati, i dipendenti minacciati di licenziamento ma che con il loro lavoro garantiscono un po' di decoro alla città.
Il sindaco, dopo la figuraccia incassata in Consiglio, dove è stato costretto ad approvare le mozioni del P.D., incassa anche lo stop imposto dai soci del gestore, ma continua nel suo atteggiamento di assurda apatia.
E ancora non sono stati affrontati i nodi cruciali della vicenda. Il rimborso dei soldi agli utenti tartassati, la restituzione delle somme “anticipate “ alla Latina Ambiente e degli importi per gli inadempimenti della società (quasi 10 milioni di euro), i comportamenti illegittimi della società, le gravissime omissioni degli uffici comunali, la mancanza assoluta di controlli e trasparenza.
Quando potremo conoscere i conti del servizio rifiuti è un mistero, così come è un enigma la copertura finanziaria per le esenzioni e le riduzioni (zona discarica, famiglie in difficoltà, agricoltori, etc.).
Fa impressione il fatto che, invece di colpire gli evasori e individuare e punire i responsabili, gli uffici comunali e la società recapitano agli istituti scolastici bollette esorbitanti. Mentre la logica ed il buon senso e il diritto imporrebbero un trattamento quantomeno analogo a quello riservato alle istituzioni religiose.
Ci sono pesantissime ed innegabili responsabilità politiche ed altrettanto gravi colpe nella gestione contabile ed amministrativa. Siamo di fronte ad una situazione di sconsolante degrado, anche morale, in cui i termini trasparenza e buon senso sono stati conferiti in discarica insieme alla montagna di rifiuti indifferenziati scaricati a B.go Montello.
Non si tratta solo di restituire il maltolto ai cittadini, si deve ridare dignità alla città e, magari, una volta tanto far pagare il conto ai politici ed ai funzionari responsabili, la cui credibilità in tutta la vicenda vale quanto i sacchetti abbandonati sui bordi delle strade.
Propongo di revocare immediatamente il ruolo di gestione della riscossione alla Latina Ambiente, ma anche di garantire la stabilità dei lavoratori della società. Ma prima ancora si dovranno chiarire le responsabilità del bidone. Sarebbe cosa gradita a tutti che la dirigenza della società, nominata dalla politica, facesse finalmente un passo indietro rassegnando le dimissioni».
Andrea Apruzzese
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