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Latina. Tia, il consiglio comunale raggiunge per la prima volta un'intesa. Giorgio De Marchis: «Ormai sono chiare le responsabilità...»

Si è tanto parlato delle bollette errate T.I.A. e dei rimborsi. Il Consiglio Comunale ha raggiunto, per la prima volta nella storia di questa città, un’intesa partendo da un testo presentato dall’opposizione di centro sinistra. Scrive Giorgio De Marchis: «È ormai assodato che le responsabilità delle bollette errate ricadono interamente sulla Latina Ambiente che ha cambiato i coefficienti adottati dal Consiglio Comunale. Vi sono anche delle responsabilità degli uffici del Comune di Latina, sulle quali è necessario indagare e di questo ci faremo presentando una richiesta di audizione in Commissione Trasparenza dei Dirigenti e dei Funzionari dei settori Tributi ed Anagrafe che hanno gestito il passaggio dei dati dal Comune alla Latina Ambiente. Tuttavia questo non giustifica il comportamento della Latina Ambiente e non fa venire meno le responsabilità del CdA della società partecipata. Se i Dirigenti della Latina Ambiente pensano diversamente possono seguire la via del ricorso alla giustizia amministrativa contro l’atto votato dal Consiglio Comunale, che ripristina i vecchi coefficienti, che ritengono illegittimo. Ci premuriamo di suggerire i tempi per il ricorso che sono di sessanta giorni dall’adozione dell’atto. Questa è l’unica strada che può seguire il CdA della Latina Ambiente per opporsi alla decisione del Consiglio. In caso diverso non resta che pagare, in contanti oppure mediante conguagli da conteggiarsi già dal 2007 decurtando per coloro che hanno optato per la rateizzazione, il rimborso dall’ultima rata. Il soggetto abilitato ai rimborso è la Latina Ambiente, in quanto gestore della tariffa. Il Comune non potrà rimborsare nessuno, non avendo il potere e la competenza per farlo. Sarebbe opportuno che il CdA della Latina Ambiente, invece di lamentarsi delle casse vuote, comunicasse quanto è stato incassato ufficialmente per il 2006, visto che, occorre sottolinearlo, le bollette maggiorate sono state riscosse. Se i conti dovessero rimanere in rosso, anche dopo l’applicazione dei coefficienti maggiorati, si porrebbe un problema di gestione che sconfinerebbe dal campo amministrativo. A questo punto si spera che la Latina Ambiente proceda con i rimborsi, in caso contrario e davanti all’immobilismo dell’amministrazione comunale ci vedremo costretti a chiedere l’intervento della magistratura per ristabilire i principi di equità e giustizia tributaria».

Andrea Apruzzese


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