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Latina. E l'aeroporto volò altrove. Vincenzo Zaccheo: «Marrazzo ne dovrà rendere conto. La battaglia non è ancora persa del tutto»
Ai microfoni di ParvapoliS Vincenzo Zaccheo. “Mai come questa volta l’amministrazione comunale ha lavorato per ottenere l’aeroporto”, così esordisce il sindaco, durante la conferenza stampa indetta ieri al comune. Una dichiarazione di resa? In realtà no. Il sindaco, come l’onorevole Di Girolamo, ci tengono a sottolineare, che Latina è più “agguerrita” che mai e che ogni decisione presa dal Ministro Bianchi sarà accettata, solo se argomentata tecnicamente. In questi giorni effettivamente, è piovuta come una doccia gelata sulle aspettative della nostra città, l’affermazione del Ministro Fioroni che, ha dato per certa la scelta tanto sospirata del governo: l’aeroporto sarà a Viterbo. La notizia, che è stata inseguito smentita, non ha lasciato indifferente la nostra amministrazione, che oltre a sottolineare la mancanza di “bon ton” del ministro della Pubblica Istruzione, che ha letteralmente scavalcato Bianchi, invita a guardare ai fatti. Come saprete, Latina non ha rivali da un punto di vista tecnico: un aeroporto già esistente (il Comani) e di facile, anzi immediata riconversione, un ottimo collegamento sia su gomma che su rotaia e un’area turistica di tutto rispetto. Non va dimenticato poi, il “protocollo di intesa”, firmato il 15 Marzo, tra comune e regione Lazio. Può quindi, il Ministro dei trasporti Bianchi agire senza tenere conto della posizione assunta da Marrazzo? Può la decisione finale essere presa in base a semplici interessi di collegio e non in base a ciò che logicamente è meglio? Sono queste le domande che Zaccheo pone e a cui spera non dover dare una risposta negativa. Latina continua ad essere la scelta più sensata, lo hanno affermato anche Veltroni e Rutelli. Cosa impedisce una scelta così ovvia? La decisione è nuovamente rimandata e la diatriba resta aperta: Viterbo, Latina o Frosinone? Che dire, tra i 2 litiganti … chi avrà la possibilità di godere?
Testo: N. Pane; Intervista: A. Apruzzese
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