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Latina. Aeroporto, la Cdl critica il centrosinistra. «Viterbo preferita solo perché lo vuole Fioroni. Roba da prima Repubblica...»

La decisione sulla scelta del terzo scalo aeroportuale del Lazio che il ministro Giuseppe Fioroni ha anticipato come già avvenuta e indicata in Viterbo, suo collegio elettorale, -contravvenendo al riserbo e al rispetto che si deve a chi ha competenza a decidere, nel caso in specie al ministro dei Trasporti, Bianchi- suscita perplessità e indignazione. Così i capigruppo della Casa delle Libertà pontina. «Ancorchè successivamente smentito, l’annuncio del ministro Fioroni conferma che siamo ancora in presenza di logiche da Prima Repubblica dove nelle scelte pubbliche i padrinaggi politici fanno premio rispetto a trasparenza, ragioni, atti e fatti che in sede di valutazione oggettiva mal si concilierebbero con decisioni come quelle anticipate dallo stesso Fioroni. Ove dovessero essere confermate le dichiarazioni del ministro della Pubblica Istruzione, la Casa delle libertà, in assenza di trasparenza e in quanto convinta della bontà delle ragioni di Latina, peraltro supportate e rafforzate da protocolli d’intesa e delibere della Giunta della Regione Lazio, contrasterà con fermezza e determinazione in ogni sede –politica, parlamentare, ove occorra anche in sede giurisdizionale - la decisione che indica in Viterbo la sede del terzo scalo aeroportuale laziale. La realizzazione dell’aeroporto resta una scelta che, in continuità con il passato, i partiti della Casa delle Libertà e l’Amministrazione Comunale ribadiscono e perseguono con determinazione e forte volontà politica. La realizzazione di tale obiettivo esce ancor più rafforzata dalle conferme delle decisioni e degli orientamenti assunti dalla Regione Lazio che, in relazione al riassetto generale della mobilità, ha approvato con delibera di G.R. n. 358 del 29.05.2007 un Piano Generale della Mobilità che affronta anche la riorganizzazione del sistema aeroportuale regionale. In tale prospettiva la Regione individua proprio nell’aeroporto ‘Comani’ lo scalo aereo che - come si legge in narrazione della stessa delibera- ‘verrà adeguatamente attrezzato per accogliere il traffico charter e low cost trasferito da Ciampino’. Lo Scalo di Latina, poi, si raccomanda –a sottolinearlo è sempre la delibera regionale- ‘per la sua ubicazione a circa 45 minuti da Roma, si presta particolarmente per accogliere il traffico passeggeri con collegamenti su gomma e rotaia già presenti e che verranno rafforzati, e per accogliere un traffico turistico diretto a Roma e Napoli, oltre alle aree turistiche del Circeo, del litorale di Formia e Gaeta e le Isole Pontine’. La Casa delle libertà continua a ritenere Latina, per condizioni tecniche, per la contiguità con lo scalo ferroviario, per l’insussistenza di vincoli urbanistici ed ambientali, per la prossimità del territorio pontino al mare, per la presenza dell’Intermodale, del Polo Farmaceutico, del MOF, del MOL, delle industrie aeronautiche, come la migliore ipotesi da seguire per la realizzazione del nuovo scalo regionale, attesa peraltro l’esistenza di pista aerea idonea. Per questi motivi assicura la più convinta e determinata volontà politica nel sostenere e difendere le ragioni di Latina condivise con altri Enti e Amministrazioni in un’ottica più generale di riequilibrio economico, sociale, territoriale e istituzionale dell’intero Lazio Sud».

Elisabetta Rizzo


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