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Calcio. Terracina. Una scuola di portieri per l’ACD Terracina

Creare una scuola specializzata per formare i portieri di domani aperta alla partecipazione di atleti appartenenti anche ad altre società sportive: è questo il nuovo progetto dell’A.C.D. Città di Terracina che si concretizzerà a breve. Per gestire un simile, ambizioso programma, la dirigenza gialloblu ha scelto uno dei migliori talenti che il calcio pontino abbia espresso in questo ruolo negli ultimi anni, Ivan Martinelli. Il nuovo tecnico si presenta con un passato agonistico importante in società blasonate come il Pescara, cui approdò a quindici anni fino all’esordio in serie B e nella Nazionale Under 21 di B, due anni al Chieti in C1, ancora un biennio al Sora sempre in C1 per finire la carriera, dopo un serio infortunio che lo ha tenuto per tre anni fuori dai campi di gioco, all’A.S. Terracina 1925 in Interregionale ed Eccellenza (categoria in cui ha militato anche con la maglia del Montello). “Portieri si nasce” esordisce così Ivan “negli altri ruoli puoi sempre adattarti, ma per giocare in porta devi essere predisposto. Poi si può e si deve sempre migliorare, ovviamente. Il ruolo del portiere è forse il più delicato e, se vogliamo, ingrato, perché un minimo errore può essere fatale; per questo occorrono, oltre ai mezzi fisici, doti caratteriali e di concentrazione non indifferenti. Un buon portiere è colui che sbaglia il meno possibile durante la partita.” Ispirato sin da bambino da mostri sacri come Dino Zoff, Zenga e Tacconi, il nuovo tecnico del Città di Terracina non manca di sottolineare come sia importante cominciare in giovane età a costruirsi portieri: “Ricordo, ancora bambino, i consigli che mi dava Mario Colavolpe. Allora mi ostinavo a giocare “in mezzo al campo” ma lui mi vedeva già tra i pali. Ho cominciato così ad allenarmi facendo diventare naturali dei movimenti attraverso la ripetitività dei gesti. Il segreto di un buon allenamento per un portiere è tutto qui.” Ancora un acquisto importante per il Città di Terracina dettato da una scelta che Martinelli giudica sicuramente innovativa: “L’idea dei dirigenti gialloblu mi è parsa veramente interessante e originale; non mi risulta che vi siano altre società sportive di calcio giovanile che abbiano avuto questa intuizione nella nostra provincia. Formare dei giovani portieri all’altezza della situazione sarà una sfida stimolante anche alla luce delle regole federali in vigore nei campionati maggiori” ha commentato Ivan. “Troppi ragazzi arrivano poco preparati in prima squadra per la norma che obbliga ad impiegare giovani “in età di lega” rischiando così di bruciarsi in fretta una volta terminata questa loro condizione normativa. Il rischio è che poi si ritrovino senza una squadra che possa farli giocare e crescere. Per questo” ha concluso il neo tecnico terracinese “è fondamentale preparare al meglio i ragazzi per farli arrivare a giocarsi le loro possibilità con i numeri giusti”.

Maurizio Targa


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