Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Latina. Se una rana diventa un marchio. Ersilia Sarrecchia, la magia, la fiaba, l'incanto. Quando l'arte pontina è amata anche all'estero

Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Ersilia Sarrecchia, giovane artista di Latina, nota al grande pubblico soprattutto per il tema della rana. Dalla prima fondamentale formazione scolatistica presso il liceo artistico, al proseguimento sotto l’egida della prestigiosa Accademia di Belle Arti di Roma, la biografia della Sarrecchia non concede spazio a dubbi: Ersilia nasce artista e i risultati odierni ne rappresentano l’ispirazione atavica ed essenziale, una predisposizione e un talento non indotti, ma naturali. Allo stesso tempo, appare evidente che la Sarrecchia non si improvvisa mai; piuttosto in ogni sua realizzazione ci svela un percorso percettivo che conduce a una grande consapevolezza interiore, una maturazione che la lega profondamente alle tematiche scelte all’inizio per propensione istintiva. La rana, attorno a cui ruota tutta – o quasi – la produzione di questa giovane e talentuosa pittrice, è un simbolo forte di primordialità della vita e della natura. Il messaggio trasmesso all’ossevatore è di una sofisticata semplicità, di una ricerca tanto studiata quanto di facile accessibilità. Un innato senso estetico conferisce ad Ersilia la dote di trasferire il suo talento anche su oggetti di uso comune ma di peculiare destinazione, per esempio suppelletili altamente emblematiche come le palle in ceramica per l’albero di Natale. Dipingerci una rana sopra, per la pittrice pontina è probabilmente un modo come un altro per trasporre l’esuberanza della vita sull’oggetto che per eccellenza simboleggia la maggiore ricorrenza cristiana dell’anno. Nella sua produzione si annoverano anche borse, cravatte, piatti e vassoi di ceramica: i supporti su cui adattare le tematiche sono vari e numerosi così come lo sviluppo generale, a partire dall’anfibio, di soggetti legati al mondo animale con la sua purezza e la sua fecondità: gatti, ma anche elefanti e giraffe con i loro cuccioli. Abbiamo modo così di sfogliare un catalogo di opere dalle pennellate ampie, la cui stesura è di vasto respiro anche quando il supporto è una tavola di pochi centimetri quadrati, colori primari e contrasti forti, uso di materiali preziosi come fogli d’oro e d’argento, tutto al fine di ottenere un effetto deciso ed esteticamente prorompente. Ma i temi non sono solo zoofili. Sebbene la carica vitale di questa minuta e semplice ragazza siano ben visibili anche nel suo successivo avvicinamento alla fotografia, Ersilia si concede anche alla mera astrazione e qui i risultati sono più sofisticati e maturi. Gli impasti di colore sono vividi e istintivi, il senso estetico è sintetizzato con la maestria del veterano perché anche nella singola pennellata sulla limitata superficie di un ciondolo da collo, la firma della Sarrecchia è inconfondibile. E non stupisce che a soli 33 anni, questa nostra artista sia già approdata all’estero, addirittura a Las Vegas, esponendo e vendendo le sue opere anche presso una delle fiere di arte contemporanea più importanti del mondo. Il legame della Sarrecchia con le sue origini rimane comunque forte: prendendo a prestito la “Psicologia della percezione”, affascinante e discussa disciplina del circuito critico artistico, ci prendiamo la libertà di effettuare un’acrobatica intepretazione, collegando la rana anche alla simbologia della palude. Segnaliamo infine – questo senza necessità di acrobatiche evoluzioni interpretative – che le opere sono visibili e acquisibili presso uno spazio espositivo esclusivo in viale Petrarca. Il nome del locale? “La Rana Rossa”, ovvero il primo impatto della Sarrecchia con la sua “seconda pelle” artistica.

Sara Fedeli

 Riproduci il filmato oppure procedi con il download.

PocketPC visualization by Panservice