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Latina. Cronache del dopo occupazione. La CdL insiste: «Non condividiamo questa pratica ostruzionistica e delatoria. Accuse infondate»
In merito al comportamento tenuto dalla maggioranza nel Consiglio comunale di lunedi 12 u.s., alla occupazione dell’aula da parte delle forze di opposizione e alla strumentalizzazione dalle stesse operata, è bene, con chiarezza, ribadire le motivazioni della Cdl.
Come riportato nell’intervento di apertura, la maggioranza ha voluto porre l’attenzione su un metodo di lavoro del Consiglio Comunale non produttivo e politicamente non condivisibile, né tanto meno utile alla soluzione dei problemi dei cittadini. In particolare, come accaduto in merito al documento relativo agli indennizzi per le servitù nucleari e precedentemente per la Sogin, dopo ore di dibattito e con il contributo di tutti si è approvato un atto politicamente rilevante che, però, è stato il giorno successivo oggetto di strumentalizzazione e di attacco politico da parte dell’opposizione riferita a Cirilli nei confronti del sindaco e della maggioranza.
La maggioranza, sia chiaro, non ha abbandonato l’aula per sottrarsi dal confronto e dal dibattito sulla Latina Ambiente ma per denunciare e sottolineare il metodo delle minoranze che hanno eretto a sistema il continuo stravolgimento dei lavori del consiglio, la pratica ostruzionistica e dilatoria, i continui ricorsi sempre respinti dal Tar, l’uso dei documenti unitari faticosamente raggiunti contro la maggioranza.
In merito al tema dello scioglimento della Latina Ambiente non è mai stata, ne è, intenzione della maggioranza evitare il dibattito consiliare. Conferma di ciò è che agli atti dell’ultimo consiglio è stata comunque depositata ulteriore documentazione di approfondimento della questione su richiesta della maggioranza. Accusare, pertanto, la maggioranza di aver timore di confrontarsi è, oltre che infondato, ingeneroso considerando che mai in questi mesi la Cdl nella discussione delle tante mozioni delle opposizioni in lunghissimi Consigli comunali ha fatto venir meno il numero legale.
Riteniamo, però, che chi oggi invoca rispetto deve prima di tutto portare rispetto al lavoro dei consiglieri e al Consiglio come istituzione.
A prescindere dalla modalità con cui è stata posta l’attenzione sul tema (si poteva far venire meno il numero legale senza motivarlo; si poteva strozzare il dibattito; si potevano assumere atteggiamenti dilatatori), la volontà e l’obiettivo della maggioranza erano e sono quelli di rimettere al centro la dignità, lesa da comportamenti che non condividiamo, della politica, del Consiglio comunale e del lavoro dei consiglieri, che devono rappresentare il vero punto di convergenza di tutte le forze politiche democratiche.
Pur stigmatizzando il comportamento delle forze di opposizione che stanno alimentando una polemica pretestuosa e strumentale da perenne campagna elettorale, riteniamo doveroso ribadire che la maggioranza , come sempre, è pronta ad affrontare nelle sedi deputate i reali problemi della città nel rispetto reciproco dei ruoli di maggioranza ed opposizione.
Andrea Apruzzese
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