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Latina. Sicurezza. Gianni Chiarato: «Non siamo un isolotto felice. Dobbiamo gestire l'emergenza stranieri con tolleranza zero»

«Non più di due mesi fa il sottoscritto rimarcava l'esigenza e nello stesso tempo l'emergenza, di una svolta da parte delle Istituzioni in tema di sicurezza e legalità». Scrive Gianni Chiarato: «I fatti hanno dimostrato che la tesi sostenuta,anche in campagna elettorale, non era demagogia ne tanto meno falso allarmismo, come più di qualcuno sosteneva. Purtroppo la nostra città è balzata in una posizione sociale non certo felice e della quale certamente non può essere fiera. A questo punto non si può non invocare l'intervento delle istituzioni preposte, ognuna per la parte di specifica competenza. Oppure vogliamo emulare la Capitale ed aspettare che ci scappi il morto anche in casa nostra ? Finalmente tutti concordano che il buonismo di matrice Veltroniana non porta da nessuna parte. La gente comune, quella che lavora onestamente, quella che paga le tasse, ha sete di legalità, di giustizia e soprattutto di sicurezza. Basta con i santuari e la solidarietà di facciata. Il problema legato alla microcriminalità messa in atto dai cittadini stranieri, illegalmente liberi di circolare nel nostro territorio, deve trovare un punto di svolta. E da questo punto di vista ognuno faccia la sua parte. Certamente il sottoscritto si farà carico di intervenire innanzitutto presso il proprio partito chiedendogli ogni utile iniziativa sia a carattere locale che nazionale. Del resto Alleanza Nazionale ha sempre avuto una particolare attenzione verso le problematiche legate all'immigrazione clandestina ed alla delinquenza foraggiata dallo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti. Inoltre porrà all'attenzione di tutto il consiglio comunale affinché venga messo in opera un minuzioso monitoraggio, teso ad evidenziare ogni tipo di illegalità che di giorno in giorno viene messa in atto specialmente dagli stranieri clandestini che ritengono di poter mettere in essere una qualsiasi condotta criminale, avendo oramai recepito che l 'impunità regna sovrana. In risposta a ciò le istituzioni locali non possono rimanere inermi e quindi il Comune deve fare la sua parte per salvaguardare quegli interessi primari che i cittadini gli chiedono. Come ? Prioritariamente attraverso l'individuazione degli accampamenti sorti abusivamente in città ed in periferia che vanno rimossi e bonificati, poi che nella stragrande maggioranza essi rappresentano il ritrovo di persone dedite a commettere reati ed azioni criminali che più delle volte sfociano in fatti di sangue in danno dei nostri stessi cittadini che oramai hanno raggiunto livelli di insopportabilità, non che il degrado sociale che essi rappresentano. Una popolazione civile come la nostra non può permettersi tutto ciò anche a tutela della salute di loro stessi e quella degli altri. Chi è venuto nel nostro Paese per delinquere sappia che da oggi in poi non verrà più assecondato ne tollerato nella sua condotta criminale. Ben venga, invece, chi intende integrarsi e lavorare onestamente nella nostra Comunità Pontina che anche nel passato ha sempre accolto tutti».

Andrea Apruzzese


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