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Latina. Basket. La Benacquista si riprende la testa. Schiantata Trapani. Mauro Quaroni: «Vittoria di cuore e di rabbia. Qui non si passa»
Ai microfoni di ParvapoliS Mauro Quaroni.
La partita perfetta è arrivata, quella che si chiedeva all’AB Latina dopo l’inopinata sconfitta di Patti, maturata nell’ultimo minuto dopo averne condotti 39 avanti. Contro la corazzata Trapani, fin qui imbattuta, i ragazzi di Zanchi tirano fuori una prestazione da incorniciare ed alzano la voce: chi vuol andare in A, dovrà fare i conti con loro.
Primo quarto stellare, piovono, anzi grandinano canestri per i nostri, inizialmente in campo con Quaroni, Pilotti, Rabaglietti, Ochoa e Mocavero. Triple siderali di Quaroni e Mocavero (in doppia cifra dopo 6 minuti, undici per lui nel primo quarto!) ed un’attenta difesa scavano un solco che resisterà per tutto il match. Primo tempo chiuso 26-14 per Latina, punteggio da capogiro. Due ex di lusso, tra le fila siciliane: coach Tucci, tre anni fa a Latina (stavolta Zanchi l’ha incartato), e Davide Virgilio, nervosissimo e beccato dal pubblico.2 punti per lui ad un minuto dalla fine del primo quarto, saranno gli unici in tutto il match; per contro un fallo tecnico ed un atteggiamento nel complesso indisponente. Prestazione anonima: peccato. La seconda frazione si apre con una bomba di Quaroni, i nostri trovano le triple e meno male, perché sotto le plance Trapani comincia a farsi sentire: Gennari fa 4 stoppate di seguito. Poi Latina comincia a sbagliare, ed il break che riporta sotto Trapani ha un nome e cognome: Gennaro Tessitore, autore di 5 punti di fila. Mocavero rientra per Ochoa (non al meglio, ancora), Latina punge poco, la aiuta il tecnico fischiato a Virgilio. Metà partita, 38 a 24 per noi. La Benacquista prova a complicarsi la vita nella terza frazione, quando non segna per un’eternità, basti pensare che in 8 minuti e mezzo metterà a segno la miseria di 3 punti. Monumentale la difesa, in un momento del match in cui si segna col contagocce: non finalizziamo noi, ma, per fortuna, nemmeno Trapani. A meno uno e trenta, il punteggio è 41 a 34 ed è il momento in cui i siciliani sono più vicini. L’ultimo minuto rimette le cose a posto: antisportivo a Tessitore e pone la firma sul match Ariel Svoboda, con 5 punti, più due di Ochoa, che spingono di nuovo avanti Latina. 49 a 34 all’ultimo intervallo. Ultimi dieci minuti: sequela di triple sputate fuori dal ferro per i pontini, un po’ di sfortuna ma, siamo ripetitivi, la difesa va alla grande e Trapani resta dietro. Unico neo: siamo carichi di falli. Ochoa, Svoboda e Pilotti ne hanno quattro a testa, ed i due argentini dovranno presto abbandonare il match. Una gran palla recuperata da Pilotti gli frutta un antisportivo subìto, cui fa seguito un tecnico fischiato alla panchina del Trapani. Gli amaranto, a due minuti dalla fine, sono fermi a 44, Latina ne ha 63, da non credere. Lo schiaccione di Bisconti suggella la serata, e Luca esulta come se avesse vinto i mondiali: il palazzetto è in delirio. Gli ultimi due minuti sono di conserva, Zanchi applaude i suoi convinto, i dirigenti sorridono a bordo campo: bene così. Al solito non c’è un marcatore principe, tra i nerazzurri: Mocavero e Rabaglietti fanno 13, Quaroni, Svoboda e Bisconti 12. Una vittoria di squadra. E’ stato il match dei nuovi, ci hanno convinto Quaroni (per noi il migliore), Mocavero e Pilotti. Rabaglietti, lo diciamo perché siamo suoi estimatori, può far meglio. Tra la facce note, bravo Bisconti, punti e rimbalzi. Svoboda un po’ in ombra, ma quando serve c’è. Nacho Ochoa non è in forma, ma a lui si perdona tutto. Ed infine bravo Zanchi a leggere la partita. Ora ad Osimo, poi la corazzata Brindisi: sta tornando l’entusiasmo dei tempi belli ed il palazzetto ogni domenica è sempre più pieno. Vietato fermarsi adesso.
Diana A. Harja
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