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Latina. Terzo aeroporto, tutto tace. Vincenzo D'Onofrio: «Qui l'unica cosa che pesa è Fioroni. In disprezzo delle considerazioni tecniche»
«La nostra associazione "Mettiamo le Ali a Latina" prende atto che, in base
alle "voci di corridoio" riportate anche dal Presidente Cusani, sembra che
si stia delineando la "scelta" di Viterbo quale prossimo scalo low cost
della Regione Lazio». Sono parole di Vincenzo D'Onofrio.
«Questo in spregio di molte considerazioni tecniche e di opportunità che
abbiamo evidenziato a più riprese, compreso il fatto che esattamente sopra
Viterbo passa una rotta di avvicinamento strumentale per atterrare a
Fiumicino che utilizza il radiofaro VOR di Bolsena (adiacente a Viterbo), ma
c'è qualcuno che ha il coraggio di dire che è Latina e non Viterbo ad avere
problemi di sovrapposizione di traffico aereo con Roma Fiumicino!!!!
Evidentemente il ministro Fioroni ha saputo convincere l'ENAC, ma speriamo
che altri organismi dello Stato vogliano considerare altri punti innegabili,
oltre ai ben noti problemi di collegamento di Viterbo con Roma: c'è il
rischio di costruire un aeroporto che vada ad interferire con quelli di
Grosseto e Perugia:
L'aeroporto di Grosseto si trova a soli 123 km da Viterbo ed è militare, li
hanno sede gli aerei da combattimento di pronto impiego Eurofighter 2000
meglio noti come Typhoon, ma è anche aperto al traffico civile (cosa che
sembra impossibile solo a Latina) ed ha una pista di ben 3000 metri.
La Commissione dell'Unione Europea ha recentemente approvato un
finanziamento pubblico per l'aeroporto regionale di Grosseto, autorizzando
il rilascio di un aiuto pubblico di avviamento per nuovi collegamenti con
destinazioni europee. Il provvedimento avrà durata triennale a partire dal
2008 e prevede uno stanziamento alle compagnie aeree per finanziare le nuove
rotte con conseguente sviluppo civile dell'aeroporto.
L'aeroporto di Perugia dista solo 128 km da Viterbo, ha una pista lunga 2200
metri ed è sede della Ryanair più altre compagnie low cost.
L'Aeroporto è in fase di ampliamento ed ammodernamento: la progettazione e
l'esecuzione dei lavori per oltre 35 milioni di euro è stata finanziata per
25 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in vista delle celebrazioni
per i 150 anni dell'unità d'Italia, previste per l'anno 2011, altri 10
milioni di euro sono finanziati dalla Regione.
Latina dista da Viterbo 163 km mentre Frosinone ne dista 172, visto che si
parla del prossimo scalo low cost regionale, vuole forse dire che i vertici
politici hanno deciso di escludere da questa possibilità le province di
Latina e Frosinone che dovranno utilizzare per forza Fiumicino con poca o
nulla offerta low cost?
C'è da ricordare che la Provincia di Latina conta ben 529.000 abitanti
mentre quella di Frosinone conta circa 490.000 abitanti, nella Provincia di
Viterbo risultano 299.000 abitanti e se vogliamo prendere in considerazione
anche quella di Rieti ne abbiamo solo 153.000, senza tenere conto che i due
capoluoghi distano quasi il doppio di quanto distano Latina e Frosinone.
Forse il milione di abitanti di Latina e Frosinone dovranno recarsi in auto
a Viterbo per prendere un volo Ryanair? Ne saranno contenti i romani che già
oggi vedono il raccordo anulare e la loro rete viaria al collasso? Senza
considerare i 5 milioni di passeggeri che, non trovando possibilità adeguate
nella rete ferroviaria Viterbese, andranno comunque a confluire sulla
viabilità regionale.
Quale è la logica "pubblica" di concentrare l'offerta aeroportuale nell'area
centro nord lasciando sguarnita quella centro sud, creando oltre tutto
sicure forme di concorrenza reciproca con la possibilità di creare qualche
"cattedrale nel deserto"?
È mai possibile che non conti nulla nemmeno avere importanti aziende
aeronautiche e spaziali nelle province di Latina, Frosinone e a Pomezia?
Non conta nemmeno che un galantuomo come l'ex assessore regionale alla
mobilità Fabio Ciani, anche dopo essere stato "promosso" a capo
dell'autorità portuale di Civitavecchia, abbia continuato a difendere la
soluzione di Latina e la scelta del piano di mobilità regionale che
assegnava a Latina la sede del prossimo scalo low cost?
Lo hanno promosso per togliersi di torno un oppositore e infatti ora dicono
che il piano "è vecchio" e "superato".
Ma allora che cosa conta? Solo la "possibilità" del ministro Fioroni di
"intercedere" per il proprio collegio elettorale? Possibile che non vi siano
compagni di partito, regione, ministero competente, in grado di ragionare e
far ragionare su quale sia la scelta più corretta?
Se sarà così Latina e Frosinone, che non devono darsi ancora per vinte ma
lottare insieme con tutte le forze, ne dovranno tenere conto e punire gli
autori di questo abuso da prima repubblica, insieme a coloro che non hanno
lottato abbastanza».
Andrea Apruzzese
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