Parvapolis >> Economia
Latina. Circeo Filati. Finite con il procedimento di mobilità le illusioni di riconversione del sito. La preoccupazione delle sigle sindacali
Martedì 20 novembre presso la Regione Lazio alla presenza dell’Assessorato al Lavoro, si è incontrata la Curatela Fallimentare della Circeo Filati e le OO.SS. per discutere del procedimento di mobilità aperto nei giorni scorsi.
La Circeo Filati, nota industria tessile del territorio, fallì nel marzo del 2004, i lavoratori della stessa furono posti in CIGS in deroga alla legge in virtù dell’acquisizione del sito produttivo, e dell’attuazione di un piano industriale da parte della società ETR. Fino ad oggi la società ETR non è stata in grado di attuare il programma industriale definito, e difficilmente potrà farlo in futuro, pertanto la Curatela Fallimentare ha dovuto aprire il procedimento di messa in mobilità dei lavoratori.
Le OO.SS. constatato presso l’Assessorato competente l’impossibilità alla prosecuzione di ulteriori proroghe alla CIGS, hanno chiesto allo stesso la possibilità di sostegno per i lavoratori, attraverso progetti di reinserimento. Il funzionario della Regione Lazio, Dr. Loprevite ha dato disponibilità per attivare per 25 lavoratori la misura A del Fondo Straordinario per l’occupazione, mentre per gli altri lavoratori la possibilità di essere inseriti nel progetto PARI, entrambe i programmi prevedono agevolazioni e incentivi per l’assunzione dei lavoratori. Nei prossimi giorni verrà programmata un assemblea informativa per i lavoratori.
Luigi Ulgiati, Segretario Provinciale della UGL dichiara: “la situazione occupazionale del nostro territorio è sempre più drammatica, anche la Circeo Filati, azienda che rappresenta un pezzo di storia dell’industria Pontina ha definitivamente cessato di esistere, non solo come entità legale, ma anche come sito; il principale rammarico rimane quello di non aver avuto la possibilità di un reinserimento dei lavoratori con un nuovo progetto industriale, sembra quasi che nel territorio non esistano più imprenditori in grado di scommettere sulle loro capacità; ora sta alle istituzioni, ai politici, alle imprese e alle organizzazioni sindacali giocare la partita più importante: rendere appetibile il nostro territorio, attraverso la costituzione di un sistema locale integrato”.
Andrea Apruzzese
|