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Latina. Aeroporto mancato, le responsabilità tutte a sinistra. «Ma avviamo una collaborazione istituzionale con la provincia di Frosinone...»

«Sulla localizzazione del terzo aeroporto del Lazio per i voli low cost sono emersi nell’audizione presso la Commissione Trasporti della Camera elementi utili per decidere in modo positivo». Parlano Domenico Di Resta e Claudio Moscardelli. «L'altro giorno è stata presentata la richiesta di convocazione urgente del Consiglio Regionale per discutere sul tema. Innanzitutto, deve essere la Regione Lazio a decidere ed è una sua competenza a cui non deve rinunciare. La scelta va fatta secondo criteri trasparenti e riconoscibili da tutti. Le linee guida del piano della mobilità regionale approvate dalla Giunta Marrazzo e dal Consiglio Regionale individuano Latina come aeroporto per i voli low cost al fine di decongestionare Ciampino e ciò sulla base della maggiore capacità di mobilità di Latina, in quanto dovendosi veicolare al centro di Roma circa 5 milioni di passeggeri l’anno, l’unica possibilità è di poter trasferire tramite la ferrovia un volume di oltre 20.000 passeggeri al giorno. Poiché oggi da Latina si impiegano 32 minuti per raggiungere Roma Termini, il sito è stato scelto, tenendo anche conto che l’aeroporto è confinante con la stazione ferroviaria. In più il passaggio del collegamento dell’alta velocità verrà spostato su altra linea, si potrà usufruire di ancora più treni da dedicare proprio al trasferimento dall’aeroporto a Roma. Poiché è urgente decongestionare Ciampino e nelle linee guida del piano della mobilità regionale sono previsti entro il 2011 ulteriori 5 milioni di passeggeri diretti a Roma, si può procedere in modo serio ad una scelta che eviti la guerra tra “poveri” ossia le province. Si può programmare da subito l’individuazione di due scali, uno a nord ed uno a sud del Lazio. Poiché Viterbo non ha il collegamento ferroviario adeguato con Roma (attualmente occorrono circa due ore per raggiungere Roma da Viterbo contro i 32 minuti occorrenti da Latina), dovendosi procedere rapidamente a decongestionare Ciampino, si può stabilire che il decongestionamento di Ciampino avviene con l’individuazione dello scalo del Lazio sud (Latina o Frosinone) e l’individuazione di Viterbo come scalo per far fronte al previsto aumento di 5 milioni di passeggeri entro 3 anni. La Regione potrebbe così investire da subito risorse per la linea ferroviaria Viterbo-Roma per rendere attuabile la scelta. Per quanto riguarda il Lazio sud, ho proposto una società mista tra la Regione, le Province di Latina e di Frosinone e i Comuni capoluogo, al fine di rendere compartecipi entrambi i territori a prescindere dalla localizzazione a Latina o a Frosinone. Peraltro è in costruzione la nuova ss 156 di collegamento Latina – Frosinone che migliorerà i tempi di percorrenza tra i due capoluoghi, senza la necessità pertanto di fare “crociate” l’uno contro l’altro, avviando invece una collaborazione virtuosa tra Province che è la strada per il futuro sviluppo di tutto il Lazio sud».

Elisabetta Rizzo


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