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Latina. I Savoia, la Storia e i carabinieri. Moderate considerazioni dopo la cerimonia "Virgo Fidelis" celebrata da Petrocchi a San Marco...
Mercoledì scorso sono entrato in chiesa, a San Marco. Sono laico ma ammetto che entrare dentro ad una chiesa non è cosa che lascia indifferenti. Eleganti hostess accoglievano i partecipanti, signori anziani indossavano sul collo dei paletot gli alamari. Non si sanno più leggere i simboli, quei segni sul collo del cappotto sono il simbolo delle fedeltà delle guardie al sovrano, da noi li indossano soltanto i granatieri (il più antico corpo dell’esercito italiano) e i carabinieri. Dritti gli anziani carabinieri, dritti quelli in uniforme al suono della tromba. La cerimonia religiosa è celebrata dal vescovo Petrocchi, davanti gli ufficiali dell’arma, con il colonnello Rotondi.
Li guardo dall’inizio della navata con la divisa nera invernale, ci sono anche delle signore con il fazzolettone azzurro fanno parte dell’associazione Carabinieri. L’azzurro dei fazzoletti, come quello che indossano gli ufficiali richiama la Savoia e la sua casa regnante. Avevo appena letto la storia della famiglia Savoia che chiede il risarcimento agli italiani per la loro “cacciata” il 2 giugno del ’46.
E vedo i carabinieri, con gli alamari, e l’azzurro. Ecco, mentre il Re scappava da Roma l’8 settembre 1943 a Porta San Paolo i Granatieri tentarono di difendere Roma, per onorare gli alamari, morirono a 20 anni in nome di un re codardo che fuggiva. I carabinieri rimasero nelle loro stazioni a difendere la gente, rimasero per onorare gli alamari rimasero per il giuramento di fedeltà al Re, ma il re fuggiva.
Gente seria i carabinieri, la cerimonia si chiama “Virgo fidelis”, richiama la fedeltà. Richiama quel motto che recita “Nei secoli fedeli”. Fedeli fino all’ultimo senza esitazione al loro Re, poi dal 2 giugno, per volontà del popolo, alla Repubblica.
Mercoledì durante la cerimonia ho ammirato la parte migliore del mio paese, ho sentito il senso dello Stato, l’idea
di fare il proprio dovere. La mattina sui giornali ho letto di re codardi, di eredi imbelli di re codardi.
“Non chiederti cosa l’America può fare per te, ma cosa tu puoi fare per l’America” è la sintesi del pensiero kennediano, in Italia forse solo i carabinieri possono capire. Solo chi è rimasto solo senza ordini, senza Stato a difendere la sua gente può capire. Mi sono sentito offeso dagli imbelli Savoia che offendevano la Repubblica e la Storia, quanto orgoglioso di chi ha fatto il proprio dovere. I reali d’Inghilterra rimasero a Londra sotto le V2, rimasero lì dove soffrivano i loro sudditi, i Savoia scapparono: i primi regnano, i secondi fanno gli accattoni. Nella speranza che nel mondo di Re ne rimangano solo 4: quello di bastoni, di spade, di coppe e di denari.
Lidano Grassucci
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