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Latina. Pd, un bambino nato morto. Antonio Cozzolino: «È vero, in provincia non si è mai aperto un dibattito vero. E i volti sono sempre quelli»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Antonio Cozzolino, consigliere comunale del Pd. Il Pd a Latina è nato morto. Prima questa fusione a freddo tra due partiti che andavano così e così, all'indomani di un ceffone elettorale. Poi lo scandalo Marrazzo e l'Aeroporto, una figuraccia che non ha precedenti e che sicuramente polverizzerà i pochi consensi del partito di Veltroni. Il Partito del Popolo della Libertà invece matura consensi ed entusiasmi. Con lei vorremmo però parlare di altro, indipendentemente dal successo o meno di queste nuove formazioni. Ci vorremmo invece soffermare sulla loro utilità. Quanto può aiutare la politica? «La semplificazione del sistema partiti all'interno dell'attuale politica è sicuramente un fatto importante ed auspicabile. Bisogna vedere quanto sia strumentale e non finalizzato a ottenere un sistema più vicino ai cittadini». Si rinnovano i partiti. E i politici? «Sì, questo è un problema reale, anche nel Pd. In provincia qualcosa non funziona. Non si è aperto quel dibattito vero, non si sono trovati volti nuovi per confrontarsi con la gente». Ma allora se si cambia per non cambiare, perché fare finta di cambiare? Non si rischia di allontanare ulteriormente la gente dalla politica? «A livello nazionale abbiamo creato qualche problema all'interno degli schieramenti e del sistema politico». Con un Veltroni che nuovo nuovo non è... «Ma credo che abbia questa grande forza, quella di voler fare le cose che interessano alla gente. A lui è stato chiesto di fare il segretario, mentre qualcun altro si battezza sui cofani delle macchine». Ma quell'altro aveva attorno milioni di persone in piazza ed un consenso nazionale del 35%. «I percorsi sono diversi e creano movimento. Adesso bisogna vedere quanto le persone riescano a comprendere il grande bisogno che c'è di rinnovamento della politica».

Elisabetta Rizzo