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Latina. Zac, fagli vedere tu. Intanto emerge che fu chiesto un odg per sospendere l'attribuzione a Viterbo. Bocciato dal capogruppo del PD
La provincia di Latina è stata umiliata da Marrazzo e dal centrosinistra che governa
la Regione. E tutta la comunità chiede al sindaco di non abbassare i toni e di non
porgere l'altra guancia. Non quando l'attribuzione a Viterbo del terzo scalo aeroportuale
del Lazio ha motivazioni così smaccatamente politiche. Nessuna marcia indietro, nessun
buonismo. È l'occasione per rivendicare tutto il nostro orgoglio. Intanto emergono nuovi
particolari inquietanti, quando si attende il dossier di Riccardo Pedrizzi. “Con un atto politico gravissimo e ricorrendo alla richiesta del numero legale, il capogruppo regionale del PD Parroncini ha di fatto impedito che il consiglio regionale si esprimesse su un ordine del giorno, firmato da consiglieri di maggioranza e di opposizione, che chiedeva al Presidente della Giunta Marrazzo e agli assessori competenti la sospensione della decisione sulla localizzazione del terzo scalo aereo del Lazio fino a mercoledì prossimo, giorno stabilito per la discussione in consiglio regionale”. Lo dichiara il consigliere regionale dell’Udc Aldo Forte primo firmatario dell’ordine del giorno. “Considerata la richiesta avanzata da consiglieri sia della maggioranza che dell’opposizione di un consiglio regionale straordinario sulla localizzazione del terzo scalo – spiega Forte – era opportuno che, in attesa del confronto in aula, la decisione che ha assegnato a Viterbo il terzo scalo regionale venisse sospesa. Parroncini, nonostante autorevoli colleghi della sua coalizione avessero firmato l’ordine del giorno, ha fatto richiesta del numero legale. Con l’aula semivuota l’ordine del giorno non è stato inserito nei lavori del consiglio né discusso. È mortificante e poco serio che il presidente di un partito così importante, quale è il PD, abbia ostacolato in maniera così palese la discussione su un ordine del giorno pienamente legittimo. Con questo atteggiamento Parroncini ha dimostrato a tutti, chiaramente, che la decisione di costruire il terzo scalo a Viterbo è stata una scelta politica appoggiata e sostenuta dalla maggioranza di centrosinistra. ”
Elisabetta Rizzo
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