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Latina. Aeroporto, ci sarà una risposta. Giuseppe Di Rubbo: «Non si può più continuare così. Ormai il nostro futuro è senza Roma...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giuseppe Di Rubbo, capogruppo di Forza Italia in Comune.
L'Aeroporto, una grandissima opportunità, rubata in maniera così truffaldina dalla
Regione Lazio. Una posizione che ha avvelenato lo stesso centrosinistra, con dichiarazioni
piuttosto forti, con lo stesso mondo sindacale che si prepara a battaglie anche dure.
E Forza Italia? «Noi, così come l'opposizione, e quindi tutte le istituzioni provinciali
hanno manifestato e manifesteranno tutto il proprio dissenso perché non risponde né
agli accordi presi, né a criteri tecnici. È una scelta politica, e su questo siamo d'accordo tutti.
Ma c'è di più. Noi, e intendo le istituzioni pontine, abbiamo saputo della scelta dalla conferenza
stampa. Governo e Regione non hanno cioè informato della decisione il Comune e la Provincia
ma hanno lasciato che i rappresentanti istituzionali sapessero dai media la loro decisione.
Quindi noi contestiamo sia la sceltà in sé che le modalità. Ricordiamo che il Presidente
Marrazzo ha firmato un protocollo d'intesa ben preciso a cui ritengo non si possa
tirare indietro con tanta disinvoltura. Questa è un'opera importante che avrebbe potuto colmare
il gap di infrastrutture del nostro territorio. Quasi una compensazione, un indennizzo per le tante
servitù. Loro hanno reso pubblica la loro decisione, ma noi abbiamo convocato questo
consiglio provinciale congiunto, a cui abbiamo invitato le associazioni di categoria,
tutte le espressioni istituzionali di destra e di sinistra e decidemo quanto fare.
Di sicuro non accetteremo questa scelta, perché dimostra come bisogna cambiare la stessa
Regione Lazio. Cioè staccare le decisioni dell'area metropolitana, dal resto delle regione.
Cioè non possiamo accettare decisioni dall'alto o accontentarci delle elemosine. Noi vogliamo
essere, come le altre provincie, protagonisti, vogliamo poter programmare il nostro futuro,
individuare le nostre priorità, accelerare scelte strategiche. Essere promotori e artefici
del nostro sviluppo. Senza dipendere da Roma».
Maria Corsetti
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