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Latina. Compagni, allarme: il PD è nato morto. Le umiliazioni elettorali, l'ipocrisia delle primarie. E ora ci si mette pure Marrazzo
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giorgio De Marchis. Il Pd naviga in cattive acque. Uno schiaffo elettorale su cui pochi esponenti del
partito di Veltroni si sono soffermati. Meno voti dell'ultima volta, con il rischio
di finire terzi, con un centrodestra che è anche opposizione di se stesso. Poi
la sfilata delle primarie. Tanto rumore per nulla. A livello locale, così come a livello
nazionale, i nomi sono sempre quelli e chi ieri sgomitava per avere senso e voce continua
a sgomitare. Poi la fusione a freddo tra Margherita e Ds, una ridistribuzione
di titoli e cariche in un nuovo soggetto politico che avrà meno voti di quanti
ne avevano, assieme, Margherita e Ds. Ora ci si mette pure Marrazzo che prima
firma protocolli d'intesa, stringe mani e fa promesse. Per l'aeroporto a Latina.
Solo che lo fa pure a Viterbo. E pure a Frosinone.
Una posizione bipartisan, ma la cronaca politica ancora non ha metabolizzato
altre cose, come la Latina Ambiente...
«Da quanto è accaduto negli ultimi anni è ovvio che c'è qualcosa che non va.
Ci sono state delle gestioni dubbie e tutto si è tradotto nelle tasche dei cittadini»
Quindi? «Quindi lo diciamo da tempo: bisogna sciogliere la Latina Ambiente».
Ma un'alternativa c'è? «Bisogna mettere in campo da subito un percorso che sicuramente
non si mette in piedi in due giorni. Un nuovo bando per trovare un nuovo gestore».
Domanda provocatoria: ma questa battaglia, pensiamo all'occupazione provocatoria
del consiglio di qualche tempo fa, non rischia di essere un modo per cavalcare
la pancia e non la testa dei cittadini? «No, assolutamente. Le critiche vanno
portate a livello forte. Non eravamo mai arrivati a forme di protesta
così estreme semplicemente perché Latina ambiente non era mai arrivata a tanto.
Il Comune aveva approvato delle tariffe, Latina Ambiente ne ha adottato altre»
Elisabetta Rizzo
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