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Formia. Isola pedonale di Via Vitruvio, tutti protestano. Aldo Forte: «E il Sindaco continua a non sentire affatto le lamentele dei commercianti»

«Non va proprio l’isola pedonale in Via Vitruvio e nel centro di Formia così come è stata voluta ed imposta nel periodo natalizio dall’Amministrazione comunale contro il volere degli stessi commercianti che bene hanno fatto a protestare contro questo iniquo provvedimento». Scrive Aldo Forte: «Si discuta meno su nomi e candidature in vista delle prossime elezioni di primavera e ci si occupi di più dei problemi reali della città affrontandoli però in maniera ponderata. L’istituzione dell’isola pedonale ha creato notevoli disagi e problemi; eppure i rappresentanti dei commercianti avevano chiesto al sindaco di recedere dal mettere in atto un provvedimento ritenuto inopportuno specialmente nel periodo delle festività natalizie. Appare del tutto giustificata la protesta dei commercianti nei riguardi dell’inerzia o delle imposizioni di questa Amministrazione: gli operatori del commercio sono in agitazione da mesi contro un piano del commercio che fa acqua e che addirittura in alcune sue parti appare illegittimo. L’Amministrazione di centrosinistra, come atto che sembrerebbe quasi di ritorsione, prolunga l’isola pedonale non solo in Via Vitruvio ma la estende anche ad altre zone limitrofe. In questo modo crea disagi non solo ai commercianti ma a tutto il sistema della mobilità. Noi non siamo ideologicamente o pregiudizialmente contrari all’istituzione dell’isola pedonale, ma sappiamo che prima di mettere in atto certe disposizioni – specialmente in Via Vitruvio che è l’arteria centrale della città – occorre prima creare le necessarie infrastrutture. Pensiamo innanzitutto alla viabilità alternativa ed ai parcheggi. Appare ideologica, invece, la protervia dell’Amministrazione comunale a voler insistere nel confermare il provvedimento che ha istituito l’isola pedonale pur sapendo di provocare disagi non solo ai commercianti ed alla mobilità, ma anche a categorie svantaggiate come anziani e diversamente abili».

Andrea Apruzzese