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Latina. E la voglia di secessione da Roma è ancora alta. Roberto Migliori: «Io mi dimetto da Laziale. Lo schiaffo di Marrazzo è l'ultimo»
«Dopo l'ultimo atto, e spero che sia
veramente tale e non il penultimo,
dell'amministrazione regionale
Marrazzo di sottrazione del terzo
scalo aeroportuale alla provincia di
Latina sono sempre più convinto
della necessità di non essere più
laziale». Sono le forti riflessioni del consigliere provinciale di An Roberto Migliori dopo lo scandalo della Pisana relativa al terzo scalo aeroportuale. «Non è la mia l'intenzione di
passare sull'altra sponda sportiva
del Tevere, ma la riflessione che per
un cittadino di Latina non c'è alcuna convenienza a sentirsi abitante
della regione Lazio.
Le malefatte sono oramai tante e
tali che ci vorrebbe un libro per
elencarle tutte. Dalla Pontina che
nell'immaginario marraziano
dovrebbe esser super, ma che di
super avrà solo l'ingolfamento di
traffico a Tor De Cenci ed a Borgo
Piave. Alla equa ripartizione dei
fondi per l'edilizia scolastica con lo
spirito che le provincie meno studenti hanno e più soldi prendono.
Dalle risorse della cultura assegnate
non per abitante o per emergenze
culturali bensì per emergenze....
Alle altre risorse economiche regio-
nali che decurtate dell'80% che va a
Veltroni vengono poi ridistribuite
secondo il colore politico delle
amministrazioni locali. In compenso per bilanciare le sempre minori
risorse ai pontini si regalano vincoli. Questo mi fa ricordare una
leggenda metropolitana, o meglio
paesana perché occorsa a Sonnino,
il mio paese... Durante i lavori di
un consiglio comunale constatato
un deficit di bilancio ci fu chi pro-
pose di darlo "ai poveri".
Nuovi parchi, nuove aree protette,
reno per le Turbogas per bilanciare
la troppa attenzione all'ambiente.
La dominazione romana è palese
ed è evidente oramai siamo area di
servizio, al servizio di Roma.
Forse a qualcuno sta venendo l'idea
di ritrasformarci in palude così con
il ritorno della malaria ci liberiamo
"de ste burini".
Ah . a proposito, di sottrazioni...
dal 1 dicembre lo sportello agricolo
di zona di Priverno è chiuso per
disposizione del dipartimento economico e occupazionale della direzione Regionale dell'agricoltura.
Così dopo 40 anni gli agricoltori di
Roccagorga, Maenza, Prossedi,
Roccasecca Dei Volsci, Priverno e
Sonnino le pratiche per il piano di
sviluppo rurale e/o per i fondi
comunitari e tutte le altre per i
finanziamenti agricoli le dovranno
andare a fare a Latina percorrendo
più di 50 Km e più.
Siccome gli agricoltori, vista la
frammentazione agraria, non sono
ricchissimi si è voluta dimostrare la
poca attenzione per essi per consentire un risparmio di 10.000,00
euro l'anno al bilancio regionale.
All'anima della razionalizzazione!!!!
Forse con quei soldi saneremo il
buco della sanità.
Elisabetta Rizzo
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