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Viaggio nei Musei. Quinta puntata sulle realtà museali più importanti. Oggi la Galleria d'Arte Moderna di Latina
La Galleria d'Arte Moderna di Latina conserva opere donate alla città da numerosi ed illustri personaggi italiani, sopratutto del Novecento, esponenti che erano la massima espressione delle due principali correnti artistiche del futurismo e del razionalismo.
Una strana vicenda accomuna tutte le opere che furono donate alla città nuova di Littoria, una vicenda strana che segue i tragici eventi storici mondiali, che a pochi anni dalla sua fondazione sfociarono nella seconda guerra mondiale, che causò una migrazione incontrollata
di tutte le opere, dovuta soprattutto al motivo principale cioè l'assenza di una sede museale fissa, che purtroppo per gli studiosi del Novecento non fu mai realizzata.La collezione comunque divenne eccezionale, il numero delle opere donate aumentava sempre di più, poi dal 1943
la damnatio memoriae e l'esito degli eventi bellici contribuirono ad accellerare la dispersione, una grave perdita per la cultura italiana, una raccolta così completa e significativa dei primi novecento avrebbe senz'altro documentato il panorama artistico tra le due guerre.
La raccolta attuale comunque è significativa, le opere sono numerose: quadri, sculture in marmo e bronzo, vasi dipinti. La collezione dei quadri è disposta cronologicamente, quadri che mostrano l'Agro Pontino nelle sue vedute migliori e nelle situazioni pre e post bonifica, interessanti
quelli ispirati all'epoca dei Grand Tour, dove nobili stranieri effettuando visite culturali in italia dipingevano la campagna romana soffermandosi su resti romani resi suggestivi perchè ricoperti da vegetazione.
I quadri più rappresentativi sia futuristi che razionalisti mostrano le città nuove in veduta aerea con la tecnica rappresentativa "a volo d'uccello", per mettere in risalto la planimetria geometrica, risultato di studi accurati e funzionali. I bronzi invece cercano di mostrare i valori umani dell'epoca,
tra tutti spicca il busto in bronzo di Mussolini, opera di Augusta Tuma Cantarano che nella realizzazione dell'opera riesce a trasmettere al visitare la personalità, i caratteri somatici e psicologici di un personaggio autoritario, e questo è accentuato per la postura del soggetto, per lo studio fisiognomico
nonostante conservi anche i segni di spregio dovuti alla damnatio memoriae. Le altre sculture sono costituite da persone ed animali che rappresentano il lavoro, la vigoria, lo slancio che caratterizzò l'opera di bonifica e di fondazione di città nuove.
L'ultima sezione è dedicata all'astrazione e alle correnti artistiche moderne, per chiudere un percorso museale che ha come obiettivo di far riflettere il visitatore attraverso quadri e sculture, l'interesse che dai primi del novecento sino ad oggi tutti gli esponenti delle correnti artistiche hanno manifestato verso l'Agro Pontino.
Vittorio Bertolaccini
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