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Latina. Rifiuti: la posizione di Simeone
«L'esito della Conferenza dei Sindaci sul tema del Piano provinciale dei Rifiuti, tenutasi ieri mattina presso la sede della Provincia, rende necessaria una serie di precisazioni al fine di fare chiarezza ed evitare interpretazioni sbagliate». A parlare è Giuseppe Simeone:
« Questo Assessorato intende ripetere, una volta di più, che il Piano provinciale dei Rifiuti è stato approvato all'unanimità dalla Conferenza dei Sindaci di tutti e trentatré i Comuni del territorio pontino, e successivamente approvato - anche questa volta all'unanimità - dal Consiglio provinciale. Un Piano - giova anche qui ripetere - che è stato dichiarato conforme alle direttive del Decreto Ronchi, giusta delibera regionale.
Successivamente, e sempre all'unanimità, l'apposita Conferenza dei Sindaci ha provveduto a sottoscrivere anche la Convenzione di Cooperazione (ai sensi dell'art. 12 della Legge regionale 27/98) tra tutti i Comuni della provincia.
In questa convenzione vengono specificatamente articolati i ruoli e le cose da fare Comune per Comune.
Tra le altre cose, la Convenzione testualmente prevede: "di conferire alla Provincia la più ampia delega, così come previsto in Convenzione, ad adottare tutti i provvedimenti attuativi della suddetta Convenzione finalizzati alle scelte del soggetto gestore ed in particolare della predisposizione e pubblicazione del bando di gara, della nomina della commissione ed all'applicazione dei servizi".
Prendo atto che da parte di qualche Comune, pur tuttavia presente all'approvazione del verbale della Conferenza dei Sindaci, a tutt'oggi non si è ancora provveduto a ratificare la Convenzione in sede di rispettivo Consiglio comunale.
Evidentemente da parte di queste Amministrazioni comunali c'è ancora qualche riserva ad andare avanti ed allora ritengo necessario che vengano da loro chiarite, in modo inequivocabile, le riserve ed i motivi ostativi che essi prendono a giustificazione per tale loro comportamento.
Personalmente ho accolto con grande favore la richiesta di rinvio delle decisioni nella Conferenza dei Sindaci tenutasi ieri mattina, così da permettere un doveroso approfondimento. In tal senso la Provincia si aspetta che, così come promesso ieri, il giorno 20 venga chiarita definitivamente l'intera questione, ribadendo che qualsiasi soluzione diversa da quella ipotizzata dalla suddetta Convenzione, potrà essere presa in considerazione purché sia improntata alla tutela dell'interesse collettivo ed alla trasparenza degli atti.
In caso contrario, come Assessore provinciale competente in materia, non esiterei a chiedere alla Regione Lazio i poteri sostitutivi ai sensi dell'art. 13 della richiamata Legge regionale - così come per altro richiesto da alcuni Sindaci - a rispetto di coloro che già da tempo hanno adempiuto a quanto di loro competenza.
Per quanto riguarda poi le dichiarazioni del Sindaco di Cisterna Carturan, riportate da alcuni organi di stampa, voglio precisare che si tratta di una polemica che non ci interessa, così come non ci interessa se il Sindaco Carturan si trovi in un vicolo cieco in merito alla vicenda del locale termovalorizzatore.
Si tratta infatti di un impianto che nulla ha a che vedere con la gestione dei rifiuti solidi urbani interessata dal Piano provinciale. Nella fattispecie, infatti, trattasi di autonoma iniziativa di un privato che - con il concorso del Comune per quanto attiene alla concessione edilizia, e con quello del Ministero per quanto riguarda tutto il resto - è finalizzata allo smaltimento delle biomasse e quindi al di fuori della gestione dei Rifiuti Solidi Urbani.
Null'altro da aggiungere: il Sindaco Carturan sbaglia sicuramente se pensa di inserire questo problema nell'ambito del più ampio argomento concernente il Piano provinciale dei Rifiuti, quasi a voler trasferire eventuali responsabilità del Comune su un tavolo provinciale».
Lucia De Blasio
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