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Dimissioni, il giorno dopo. Finestra: «Troppi yesman di partito che scattano sull'attenti al suono di un telefonino»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Ajmone Finestra. Ama, in questi giorni, paragonarsi ad un grande condottiero della storia antica, che la notte prima di una battaglia decisiva, riuscì a dormire sonni tranquilli: il Senatore ha la serenità di chi ha svolto bene il proprio dovere e la coscienza a posto circa tutti gli impegni che si era assunto quasi 8 anni fa, allorché venne eletto per la prima volta sindaco di Latina. Un solo cruccio gli resta: quello che il Piano Regolatore Generale con la sua variante non venga approvato il prossimo 2 Maggio e che le sue dimissioni, quindi, diventino esecutive a tutti gli effetti. Ogni opposizione e divergenza dovrebbe essere superata nel nome di una logica collettiva, nel bene di una città che ha davvero bisogno di un nuovo Piano Regolatore, essendosi espansa moltissimo negli ultimi anni, al punto che si può parlare quasi di 3 città di Latina: quella storica, di fondazione, quella della Q4 e Q5 e quella delle campagne. Anche il nostro turismo, che già sta crescendo di anno in anno, necessita di un nuovo assetto urbanistico, soprattutto per la Marina, affinché diventi davvero il nostro punto di forza. Finestra teme che tra 20 giorni nulla si sia ancora deciso: non ha tanto paura di perdere la poltrona, quanto che Latina resti senza un nuovo PRG, cosa che non potrà che danneggiare la nostra economia e il nostro sviluppo
Marianna Parlapiano
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