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Latina. De Amicis: «Il sito dell'Intermodale va bonificato». Finestra: «Il degrado è aumentato a causa del centrosinistra»
«Il sito del centro Intermodale di Latina Scalo deve essere
completamente bonificato». Lo ha chiesto il consigliere Enzo
De Amicis, che ha anche ricordato la relazione dei periti del Tribunale
nella quale si parla di "diffuso degrado ambientale dell'area".
De Amicis ha così chiesto che "si provveda al più presto per
la tutela della salute pubblica".
Non si fa attendere la risposta del comune:
« Corre l'obbligo di precisare che lo stato di
degrado dell'area circostante il complesso Intermodale (dieci ettari circa di terreno incolto)
non rappresenta di certo una scoperta del consigliere comunale De Amicis,
in quanto pre-esistente all'acquisto dell'area e certificato comunque dallo stesso Comune
sia nella prima richiesta di finanziamento per il Centro logistico sia in sede di approvazione
del progetto di recupero e bonifica dell'area suddetta (deliberazione di giunta n.554/1999).
Altrettanto doveroso è precisare che se questa area ad oggi si presenta ancora degradata
- ed anzi con elementi peggiorativi - lo si deve proprio alla "crociata" capeggiata dal
consigliere De Amicis in conseguenza della quale doverosamente la magistratura ha disposto
trivellazioni e sondaggi ai quali nessuno allo stato ha ancora posto rimedio.
Enormi buche, sia all'esterno del centro intermodale che sulla pavimentazione interna
dei capannoni, testimoniano ancora oggi l'affannosa quanto infruttuosa caccia all'amianto
portata avanti negli ultimi mesi. Dunque il degrado esiste e si è aggravato. E
per ragioni che il signor De Amicis dovrebbe conoscere bene. È da irresponsabili parlare
di pericolo per la salute pubblica (è certificato che l'amianto non c'è!)
e continuare a gettare discredito su una realizzazione che unanimamente è riconosciuta
come un volano per l'economia dell'intero comprensorio ritardandone - come di fatto
si sta facendo -la piena operatività (il centro è operativo da dicembre 2000).
La città, piuttosto, dovrebbe chiedersi - e chiedere ai signori De Amicis, Di Mambro e
Mantovani - quanti e quali sono stati i danni economici provocati da questa
strumentale battaglia politica al progetto Intermodale (si ipotizzava il sotterramento di
240 tonnellate di amianto!), fra l'altro finanziato con denaro pubblico, e
conseguentemente a tutte le aziende della provincia che a quella realizzazione guardano
come ad uno strumento per favorire la commercializzazione dei nostri prodotti e la velocità
degli scambi con l'Italia e con l'estero.
Mauro Cascio
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