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Latina. Polemiche nel DS. Calcagnini scomunica De Marchis: «Errati i suoi dati e discutibili le interpretazioni»
L'analisi di De Marchis? Calcagnini non la condivide. Osserva il segretario comunale dei DS: «Dal risultato elettorale delle ultime elezioni emerge con chiarezza che il centro destra
si è fortemente radicato nell'elettorato di Latina e che, al contrario, il centro sinistra ed
in particolare la sinistra dove fortemente riflettere sui limiti del proprio radicamento
territoriale, della propria proposta politica e programmatica e sulla qualità della
opposizione che ha sviluppato in questi anni nel consiglio provinciale in quello
comunale e nelle circoscrizioni. Su tutto ciò si è avviata una seria riflessione
all'interno dei Democratici di Sinistra di Latina in prospettiva soprattutto
delle prossime elezioni amministrative.
È questa una fase dove è importante ottenere il contributo in termini di analisi e di
proposte di tutti i nostri iscritti e simpazzanti e di coloro che ricoprono incarichi
di primo piano nel partito e nelle istituzioni.
Appare pertanto molto preoccupante che il capogruppo dei DS al Comune di Latina
piuttosto che farsi promotore all'interno del partito di una seria riflessione
che anche da posizioni fortemente critiche possa dare un significativo contributo
al dibattito interno ed alle prospettive di crescita dei DS dei quali non va
dimenticato egli rappresenta la massima figura sul piano istituzionale, si
distingua sui mezzi di comunicazione, per superficialità di analisi e di proposta,
utilizzando a sostegno argomentazioni a dir poco deboli ed inesistenti, paventando
e presentando all'opinione pubblica un partito in preda a grandi lotte interne
che per chiarezza non esistono poiché in tutti prevale la voglia di discutere
seriamente per comprendere i motivi di una sconfitta e per rilanciare l'azione
del partito e dell'Ulivo. Non esistono infatti schieramenti contrapposti e
contrasti nei DS di Latina sull'opportunità di presentarsi all'interno di una
lista civica. Tale argomento non è mai stato discusso in nessuna sede.
I DS a Latina alle prossime amministrative si presenteranno certamente con una propria lista, nessuno ha mai detto il contrario. Non sarebbe inoltre nemmeno da rilevare, se non per l'ampia risonanza che ha ottenuto sui mezzi d'informazione, che i dati sul voto giovanile presentati dal consigliere De Marchis non rispondono minimanente a nessun criterio che possa essere definito serio e che per di più sono oggettivamente mistificanti. Nella sua nota si legge infatti che il centrodestra sarebbe stato votato, su un totale di 7892 elettori di età inferiore a 25 anni, da 6670 giovani, che 1746 avrebbero votato DE, 983 la Lista Bonino, 582 Di Pietro e 522 per l'Ulivo. Basterebbe riflettere sulla circostanza che la somma di tali voti è decisamente superiore al totale per comprendere la grossolaneria del dato numerico che viene presentato. Inoltre il dato del voto giovanile per i singoli raggruppamenti è stato ricavato attraverso la semplice sottrazione tra i voti che le liste hanno ottenuto al maggioritario della camera e quelli che hanno ottenuto al senato. Tale calcolo vale per tutti meno che per l'Ulivo. Ed infatti per l'Ulivo tale differenza è pari a 2086 e non a 552 come afferma De Marchis. Nemmeno vale la pena di contestare la significativa dei risultati che si ottengono con tali calcoli, ma è necessario rilevare che non ci si fa specie di "manipolare" i numeri pur di rafforzare una propria valutazione. Non è serio e non è utile. Non è certamente così infatti che si contribuisce alla crescita di un vero dibattito all'interno del partito del centrosinistra e nella città, ma evidentemente ciò non interessa minimamente Giorgio De Marchis. Non è questo il contributo che il partito si aspetta da lui».
Mauro Cascio
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