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Latina. Marco Romano nuovo presidente del Movimento Cristiano dei Lavoratori. «Saremo al servizio dei deboli, con servizi efficienti»

È stato eletto il nuovo consiglio provinciale di MCL di Latina. Marco Romano, 27 anni è il nuovo presidente. Gli altri eletti sono: Maria Grazia Lanza (segretario), Annalisa Cinelli (vice presidente), Carlo Martellini, Giovanni Valeretto, Ivan Simeoni, Gianna Bellardini, Ezio D'Aprano, Ferruccio Millozza, LeoneMancini, Agostino De Massimi, Ettore D'Antonio, Giuliano Gennari, GiuseppePalocci, Vincenzo Libertini. Il consiglio è composto da un gruppo di giovani quadri e dirigenti e da sindacalisti esperti. Il programma di lavoro, le finalità e le metodologie sono diverse da quelle del sindacato tradizionale. «La nostra storia» - ha detto Romano - «è quella di un gruppo di sindacalisti, quadri, militanti, operatori che hanno voluto continuare a sentirsi agenti di cambiamento. Che hanno abbandonato la sede della loro attività per essere coerenti con i principi, i valori che hanno rappresentato e difeso». MCL ha già aperto 9 sedi in provincia ed il centro CAAF ha predisposto, al primo anno di attività, circa 5000 dichiarazioni dei redditi. È in programma l'apertura di nuove sedi. «Ma è solo l'inizio» - dice Romano - «ora cerchiamo giovani, che vogliono camminare con noi. Giovani disoccupati, altri che hanno appena avviato attività autonome, o abbiamo iniziato una collaborazione. Sono queste forme - diverse da quelle tradizionali - le porte d'accesso al mondo del lavoro. Vogliamo essere al loro fianco nel momento della ricerca del lavoro. Nella fase della definizione dei rapporti di collaborazione. Nei momenti di difficoltà. Spenderemo le nostre migliori energie in questa direzione, per sostenere i progetti di vita individuale». Ai lavori del congresso provinciale sono intervenuti il responsabile organizzativo generale Tonino Inchingoli; inoltre don Mario Sbarigia, responsabile diocesano della pastorale per il mondo del lavoro e don Patrizio Di Pinto, vicario foraneo del Vescovo per Latina. Ambedue hanno sottolineato il valore di solidarietà umana e sociale che deve contraddistinguere l'impegno civile e sindacale dei cristiani. Romano ha ribadito la missione sociale di MCL: «Vogliamo essere parte vitale di un tessuto di solidarietà sociale che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, è presente e vitale anche nel territorio della provincia di Latina. Una rete di generosità, esperienze, vocazioni, che deve trovare espressione adeguata per dare il meglio di sé. Per questo vogliamo essere al fianco delle associazioni del volontariato, con le parrocchie, con chi, animato da buona volontà, anche al di fuori delle sigle dei partiti e del sindacato, vuol fare del bene. Ci proponiamo come punto di incontro per tutte queste energie, ma anche come strumento specialistico, in materia fiscale, in assistenza tributaria, professionale e sindacale, per tutte le associazioni del volontariato e della solidarietà sociale». MCL non ha riferimenti di partito né è caratterizzato politicamente. «Proprio per questo per emergere, per essere forti, offrire servizi efficaci, dovremo essere più bravi ed efficienti degli altri. E dobbiamo puntare sui settori dove abbiamo esperienza ed autorevolezza. Come il sindacato pensionati, lo sportello per gli insegnanti della scuola, il sindacato dei lavoratori pubblici. Ma anche sul patronato, per esempio, che deve sviluppare forme adeguatee moderne di assistenza sociale. Partendo da un dato di fatto: non tutti i cittadini usufruiscono dei diritti esistenti. Non dobbiamo aspettare che i cittadini vengano al nostro sportello. Dobbiamo raggiungere ed informare i nostri iscritti, i pensionati, le famiglie delle opportunità previdenziali. Stesso discorso per quanto riguarda il CAAF. Dobbiamo proporre la possibilità di un fisco "umano". Già a partire dalla disponibilità dei nostri operatori di sportello, che dovranno essere capaci di presentare scadenze e modalità non come terribili abracadabra, ma in termini semplificati e secondo modalità condivise. La nostra linea sarà quella di offrire professionalità di alto livello, alla portata di tutti. Anche per questo - conclude Romano - il panorama delle nostre attività dovrà essere il più completo possibile e comprendere anche l'associazione degli inquilini, quella dei consumatori, i lavoratori atipici, lo sportello di assistenza contrattuale, l'associazione degli immigrati e momenti associativi per altre categorie. Magari quelle che i sindacati non rappresentano o alle quali non danno il peso che meritano. Quali? Le colf, ad esempio".

Mauro Cascio


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