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Aeroporto. Botta e risposta tra Mancini e Provincia
Pasquale Mancini torna sull'argomento "aeroporto": "I rappresentanti di Comune e Provincia di Viterbo
hanno sottoscritto nei giorni scorsi un importante protocollo di intesa sull'uso civile e commerciale
dell'aeroporto "Tommaso Bianchi" di Viterbo. Un atto significativo che ha visto uniti e solidali Enti,
Istituzioni e Governo. Questa decisione mette ancora più in risalto
l'incapacità di conduzione della vicenda dell'Amministrazione Provinciale
e assesta un duro colpo al futuro e auspicabile sviluppo del nostro
territorio. Parliamo, purtroppo di due Enti
che si dividono anche sugli interventi strategici e strutturali
di sviluppo della nostra città e della provincia, che sono paralizzati
da anni a causa della conflittualità legata alla gestione del potere
e che stanno dimostrando di essere incapaci di trovare un minimo di intesa
volta a ricercare le necessarie sinergie con altri Enti e con le altre rappresentanze
per concertare una unica linea di condotta anche sulle sorti del "Comani" di Latina Scalo.
Prevale, così come per altri progetti, la linea della conflittualità, del pressapochismo,
della confusione, dell'anarchia, dell'autosufficienza e dell'autoreferenzialità di un Ente
nei confronti dell'altro, in uno sterile scontro che vede inesorabilmente tutti perdenti.
Si procede per "monadi": in apparenza tutti sono amici di tutti! C'è chi conosce questo o quel personaggio
politico "altolocato", chi questa o quella industria interessata, o imprenditore, chi millanta
primogeniture e ruoli: non ci si accorge che ci si allontana dall'obiettivo e che questa è solo "aria fritta"!
Mentre gli altri vanno avanti, stipulano accordi, si confrontano sulle possibilità di sviluppo
e insieme decidono (Viterbo e solo un caso)! In un recente convegno a Sabaudia financo il Presidente
Storace, polemicamente (e giustamente) rivolto al Presidente Martella, ha sostenuto che non può nascere
nel Lazio un Aeroporto per ogni campanile o capoluogo di Provincia e che, se esistono progetti credibili,
vanno presentati adesso e subito e non tra 2 o 3 anni! Nulla di tutto ciò è avvenuto, si accumulano
ritardi irresponsabili, continua a permanere, come su altre questioni, uno sterile conflitto con l'unico
risultato di impedire la definizione di un tavolo di confronto nel quale valutare le reali
condizioni di utilizzo commerciale dell'Aeroporto del "Comani" e i progetti relativi.
Possiamo dire che da oltre tre anni vi è un progetto di "pianificazione territoriale esecutiva
per la realizzazione dell'Aeroporto Commerciale di Latina e dei servizi connessi e che è stato promosso
nel Patto Territoriale "Centro Nord Pontino" dal Comune di Latina con la Deliberazione di C.C. n.3 del 14 gennaio 1997? E che il
mese successivo, esattamente il 13 febbraio 1997, il Patto Territoriale, è stato sottoscritto dalla Regione Lazio,
dalla Provincia di Latina, dalla Camera di Commercio, da tutti i Comuni del Centro Nord Pontino, da varie banche quali
Medio Credito, BNL, Banca di Roma, MPS, BdS, dalla Confcommercio di Latina, dalla Confesercenti
di Latina, dalla CNA dalla Pro.svi spa, dall'Assindustria, dalla Federlaio,
dall'Associazione Imprenditori Agricoli, dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl? Che il progetto presentato al Comune di Latina
il 5 gennaio 1998, è stato approvato con delibera C.C. n.113 del 26/11/1998, con tutti gli adempimenti necessari a valere
sul "Patto territoriale"? Che in data 30 novembre 1998 il business plan del progetto è stato trasmesso alla Provincia e che in
data 25 febbraio, il Comune ha trasmesso il progetto approvato alla Provincia? Che, per gli adempimenti necessari alla convocazione
della conferenza di servizi ed eventuali accordi di programma, il progetto è stato trasmesso alla Provincia di Latina
settore pianificazione urbanistica e territoriale il 12 agosto 1999, alla Regione Lazio Presidenza della Giunta Regionale
il 12 agosto 1999, alla Regione Lazio Presidenza della Giunta Regionale il 12 agosto 1999, alla Regione Lazio settore 44 il 12 agosto 1999,
al Comando della 2^ Legione Aerea Direzione Demanio il 12 agosto 1999, alle Ferrovie dello Stato Spa il medesimo giorno?
Che in data 21/02/2000 il 2° Reparto Operativo Infrastrutture dell'Aeronautica Militare, nel rispondere all'istanza per l'autorizzazione
del Comune di Latina, ha chiesto l'invio di ulteriori copie della documentazione e la verifica
di alcuni aspetti tecnici dichiarandosi disponibile ad incontri per ulteriori scambi di informative e di concertazioni?
A che punto siamo? Ci risulta che si vuole accantonare il tutto per motivi non proprio nobili. È vero? L'iter seguito è quello previsto.
Si potrà arrivare alla stretta finale della definizione? Sono intervenuti ostacoli? Ripensamenti? Difficoltà? È cambiata la volontà
politica? Il conflitto con l'Amministrazione Provinciale si è acuito? Occorre fare chiarezza e certamente
non si sta brillando in fatto di trasparenza. Ad oggi prendiamo atto della inconcludenza dei soggetti pubblici a definire una linea
comune che metta al primo posto il bene comune. Non entriamo nel merito, poi, della costituzione di una Spa dell'Amministrazione
Provinciale con 20 milioni di Capitale Sociale, con due soli soci Martella e Orsini, con compiti di progettazione, promozione e...nientedimeno...
di gestione delle attività aeroportuali. Lasciamo ai rappresentanti consiglieri provinciali un giudizio più compiuto
e di merito. Osserviamo, infine, che Comune, Provincia e Regione sono amministrate dal Polo, che il consigliere Luna è presidente della
Commissione Attività Produttive, che nell'incontro istituzionale di Gaeta il Polo "unito" ha rinnovato il "Grido di dolore"
sulle infrastrutture e la viabilità, che Fazzone ha dichiarato che il percorso della nuova SS156 va rivisto senza precisare
tempi e modi, che l'abbandono del progetto dell'Aeroporto è quasi una certezza, che non vi sono né vi potranno essere scuse ormai sui fallimenti
amministrativi del Polo di Centrodestra nella nostra città e nella nostra provincia, insieme alle Terme di Fogliano, all'Intermodale,
all'Università e al Parco dei Divertimenti a Fogliano, di cui ormai non si parla neanche più, dopo aver approvato, con una fretta sospetta, la variante
urbanistica la settimana prima delle Elezioni Europee della primavera del 1999, facendo credere che erano pronti imprenditori stranieri (si diceva "canadesi"!) ad
investire oltre 500 miliardi di lire. Buona notte e Sogni d'oro, Polo delle Libertà e del Buon Governo!"
Mauro Cascio, Remigio Russo
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