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Latina. Gioco di squadra per l'economia pontina. Incontro in camera di commercio tra le associazioni d'impresa, i parlamentari e Martella

Le imprese investono e cercano di essere competitive, il problema sta nella capacità di supportare questa vivacità nelle realizzazioni degli operatori pubblici. Ieri mattina in Camera di Commercio su iniziativa della Camera di Commercio Alfredo Loffredo, di concerto con tutti i presidenti delle associazioni di categoria si è tenuto il primo incontro con i parlamentari e gli amministratori pontini. Obiettivo? Creare le condizioni per fare un gioco di squadra e superare i gap storici del sistema Latina. I buchi neri delle infrastrutture, i limiti dei progetti che sono sulla carta da anni, le modalità con cui la Regione Lazio sta snobbando Latina. Erano presenti i senatori Riccardo Pedrizzi e Michele Forti, l'onorevole Riccardo Ricciuti, l'onorevole Maria Annunziata Luna, il presidente della Provincia Paride Martella. Hanno inviato un telegramma di adesione Vincenzo Zaccheo e Claudio Fazzone. I lavori sono stati aperti da Loffredo: «Noi come realtà di imprese abbiamo già dimostrato che si può lavorare per entrare nello sviluppo, ma non possiamo fare a meno di un supporto del sistema politico». Gli esempi stanno nel cambiamento culturale che l'imprenditoria pontina ha fatto negli ultimi anni: è patrimonio comune la cultura della qualità, l'alta formazione professionale attraverso esperienze come Step, l'imprenditoria giovanile con il Punto Nuove Imprese, l'internazionalizzazione. Ma come superare i limiti della viabilità, dello stallo di politiche di crescita in settori strategici come l'università. Su questo il sistema economico pontino ha aperto il confronto (sono intervenuti Cesarini Assindustria, Calzati Federlazio, Zottola e Sorrentino Confcommercio, Cupo Confesercenti, Santori Coldiretti, Paluzzi CNA), con gli interlocutori politici. Non sono mancati i segnali di dissenzo verso quei parlamentari che non hanno partecipato al confronto. L'idea: creare la squadra per superare i limiti allo sviluppo fino ad ora manifestati. Le risposte? Il presidente della Provincia Martella ha sottolineato "non siamo all'anno zero, qualcosa abbiamo fatto entro l'anno si aprirà la consolare II, stanno per aprire i cantieri della nuova 156, il progetto per il polo fieristico della Rossi Sud è in fase di consegna dei lavori per il primo stralcio". «Per l'Università il Cup è in liquidazione, comunque abbiamo avuto un incontro con il Rettore e lo sviluppo dell'ateneo pontino è assicuraato, arriverà anche la Facoltà di Lettere antiche e ci è stato chiesto di dare il supporto del sistema locale attraverso la creazione di una fondazione». Maria Annunziata Luna viene dal mondo delle imprese essendo stata presidente della Federlazio; ha sottolineato l'importanza di un raccordo con il sistema locale: "un raccordo che non può limitarsi agli assessori ma deve investire anche i consiglieri che lavorano lì dove si fa la programmazione, ma certo spesso il sistema locale ci lascia soli". Insomma, arrivano pochi stimoli dalla rete locale. Il senatore Michele Forte si è detto molto preoccupato: "A Roma sembra che sia tutto deciso, spesso mi sento impotente, del resto le cose da fare le sappiamo tutti: il problema è farle. Ho partecipato ad incontri in cui si parlava di ponte sullo stretto di Messina, di interventi per il polo chimico di Marghera. Ho sollevato il problema di Latina, mi hanno guardato come fossi un Ufo. Eppure in questa provincia non si cammina più, per arrivare da Formia a Latina ci vogliono due ore. Dobbiamo essere capaci di lavorare tutti insieme, così forse ci sentono". E avanza una proposta: "Organizziamo una tavola rotonda alla festa della Vela, lì ci saranno Casini, Berlusconi e Fini, facciamoli parlare dei problemi di questa nostra realtà. Almeno potranno loro fare da sponda alle nostre richieste, e dobbiamo essere tutti più attivi a cominciare dalla Provincia, altrimenti avviene che la Regione programmi strade che di fatto ci ignorano, ci condannano all'isolamento perpetuo". Riccardo Ricciuti è deputato di Forza Italia ma anche presidente della Confagricoltura: "Dobbiamo stabilire un metodo di lavoro, su un progetto condiviso nel rispetto dei ruoli di ciascuno. Venerdì scorso in consiglio provinciale ho sottolineato come anche la Provincia deve essere più attiva, deve uscire da uno stato di eccessivo ottimismo per affrontare i problemi reali. Discutiamo su come lavorare insieme e poi, una volta stabilito metodo, profetti, regole, cerchiamo di ottimizzare le risorse che abbiamo. Solo così possiamo uscire dalla logica delle note di doglianze che restano immutate da sempre". Il senatore Riccardo Pedrizzi: "Ho portato all'attenzione del parlamento il caso Latina, ora dobbiamo fare di più. Ma questo vale per tutti, credo che le associazioni di categoria debbano contattarci, presentare i problemi, i progetti; credo che ognuno debba fare la sua parte. Spesso mi sono sentito come un lavoratore a cottimo costretto a seguire i bisogni del momento, dobbiamo invece darci delle regole e in questo condivido l'osservazione di Ricciuti: dobbiamo darci quella che abbiamo chiamato la cabina di regia. La faccia la Camera di Commercio, se lo riteniamo di concerto con la Provincia, ma dobbiamo fare gioco di squadra se vogliamo arrivare a qualcosa. Sono disposto a fare la mia parte, ma non sono il portavoce di nessuno; i progetti dobbiamo svilupparli insieme, come faccio a lavorare sullo sviluppo del porto di Gaeta se di questa infrastruttura non conosco nulla. Dobbiamo avere metodo di lavoro, altrimenti continueremo a fare i solisti".

Mauro Cascio


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