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Latina. I DS: «Abbiamo perso una grande occasione per un confronto
serio sulla città del duemila e sul suo ruolo in provincia...»
Il comitato direttivo dei DS di Latina esprime una critica profonda
all'atteggiamento delle forze di centrodestra nel dibattito sul PRG
di Latina. AN e FI, per motivi opposti ma convergenti nella sostanza,
hanno ridotto la discussione ad uno scontro puramente politico
e di potere, mortificando la città e sacrificandola ai propri interessi
di bottega. Ciò ha impedito una discussione seria sulle prospettive
della città. Si è persa un'occasione per un confronto sulla città
del duemila, sui temi dello sviluppo sostenibile, sulle condizioni
per una moderna infrastrutturazione del territorio pontino, sul ruolo
della città di Latina in relazione alla provincia. Il PRG
adottato manifesta tutti i limiti di tale impostazione apparendo
più una giustapposizione di visioni ed interessi diversi che un progetto
coerente sulla città del futuro. Gli emendamenti approvati che hanno
indotto alcuni consiglieri dell'Ulivo al voto favorevole,
hanno eliminato gli elementi più negativi, ma non hanno potuto modificarne
i limiti di fondo. Per questo i DS, valutando negativamente il voto
favorevole al PRG di alcuni consiglieri dell'Ulivo legato anche alla insufficienza
del dibattito, di azione e valutazione dei DS di Latina, utilizzeranno
la fase di presentazione delle osservazioni per avanzare la propria
proposta di piano alternativa da maturare attraverso un largo confronto
con i cittadini, le forze sociali, culturali ed economiche della città.
La giunta Finestra esce dal dibattito sul PRG senza maggioranza.
Appaiono risibili e gravi, sul piano della concezione della vita
democratica e della democrazia bipolare, l'idea di maggioranze
trasversali che possano di volta in volta determinarsi in
consiglio comunale. Il Sindaco Finestra avrebbe dovuto già
prendere atto della situazione. Di fronte alle sue resistenze, i DS
di Latina sollecitano i consiglieri comunali ad assumere tutte le
iniziative necessarie (sia con la mozione di sfiducia sia con le
dimissioni finalizzate all'autoscioglimento) per arrivare al risultato
di porre fine all'esperienza di giunta e maggioranza di centrodestra
che in otto anni non hanno prodotto nulla di positivo per la cittò.
Mauro Cascio
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