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Latina. Servizi sociali, un altro caso di secretazione degli atti. Filippo Cosignani (An): «Non possiamo essere esclusi da scelte importanti»

«La politica amministrativa locale attraversa evidentemente una fase particolarmente critica. L'assestamento degli equilibri all'interno degli schieramenti di maggioranza e di opposizione determina una situazione di incertezza e confusione con conseguente rallentamento della attività amministrativa. In questo frangente la funzione specifica del ruolo politico del Consiglio Comunale è relegata ai margini del dibattito politico. La particolarità della situazione appena descritta non può e non deve, però, in alcun modo limitare le funzioni di indirizzo e controllo delle commissioni consiliari e di ogni singolo consigliere». Sono parole del consigliere di An Filippo Cosignani. «Per questo motivo non ritengo possibile accettare di essere escluso, per le mie specifiche competenze di indirizzo e controllo, da scelte amministrative di essenziale importanza sia per la rilevanza dell'impegno economico che per l'impatto sociale che determinano. In particolare non è accettabile la situazione creatasi in relazione al nuovo bando per l'affidamento della gestione triennale dei servizi sociali per l'assistenza domiciliare agli anziani, disabili e famiglie con minori a rischio nonché della gestione dei centri diurni per handicappati. Avendo richiesto, con atto scritto, la copia degli atti predisposti al fine di una valutazione preliminare alla approvazione in Giunta, ritengo dover stigmatizzare il comportamento della mia Amministrazione che, a mio avviso ingiustificatamente, ha rifiutato la consegna della bozza degli elaborati rendendo impossibile ogni preliminare valutazione di indirizzo. È, purtroppo, un caso di secretazione degli atti non isolato che esclude il diritto - dovere di ogni singolo consigliere di trasferire e comunicare agli organi amministrativa preposti le istanze ed esigenze raccolte sul territorio comunale. Al riguardo ritengo precisare che le descritte anomalie non possono essere giustificate da eventuali urgenze venutesi a creare per ritardi amministrativi nella elaborazione del bando di gara in quanto l'Amministrazione è stata più volte sollecitata, da commissioni consiliari e dal segretario generale, a non provvedere ad indire gare d'appalto in situazione di urgenza. Ritengo, invece, urgente permettere il necessario apporto politico di ogni singolo consigliere che non può essere in alcun modo limitato a prese d'atto di decisioni non concordate né preliminarmente discusse. Come già detto pubblicamente, per il migliore e corretto svolgimento delle attività amministrative, ritengo necessario un maggiore coinvolgimento e rispetto delle funzioni politiche istituzionalmente previste».

Mauro Cascio


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