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Latina. Piero Morelli in "A dream within a dream". Un romantico a metà tra Shelley e Novalis, interprete "nuovo" di un mondo antico...

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Piero Morelli. Ha le idee chiare il giovane regista teatrale di Latina, che, proprio in questi giorni, sta per debuttare con la sua versione dell'opera romantica dell'Edgar Allan Poe, dal titolo suggestivo "A dream within a dream" - un sogno dentro al sogno -: scavare nel rapporto che c'è tra realtà e visione onirica, con gli occhi di un prigioniero, con la voce di chi non ha più voce, alienato dalla realtà e molto vicino, per questo al sogno. L'interesse per la difficile tematica cara al Romantico Poe nasce presto in Morelli da quello che è il suo vissuto, la sua esperienza di vita, di chi ama guardare il mondo da una prospettiva "altra", ma non per questo meno evocativa. L'esasperarsi delle passioni, il parossismo delle emozioni sono caratteristiche di chi, come l'autore americano, ha vissuto una vita estrema, ponendosi all'estrema latitudine del mondo: il giovane Morelli, in questo, si sente "romantico, a metà tra Shelley e Novalis, interprete "nuovo" di un mondo antico. Meglio non svelare di più di quest'opera teatrale, nel rispetto della migliore tradizione di Poe, carica di mistero e di suspense. Non resta che andarla a vedere all'Ostello di San Nicola di Sermoneta - sabato 21 luglio e Domenica 22 - ed ascoltare le musiche elettroniche composte dalla musicista Ilaria Mazzola, giovane pianista di Latina, già alla sua seconda collaborazione con Morelli regista.

Marianna Parlapiano