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Latina. Mauro Visari (DS): «Intervento di viale Nervi: omertà
e far west». Storia di ordinarie prepotenze e di corsie preferenziali
«Ancora qualche colpo di scena nella vicenda urbanistica legata
all'intervento di viale Nervi della società Saturnino e del
Consorzio "2 Fiori". Tempo fa con interrogazioni e polemiche
pubbliche sollevammo dubbi circa la legittimità delle procedure
seguite per la concessione dell'opera da parte del Comune». Parla Mauro Visari, consigliere DS:
«Seccamente ci venne risposto che era tutto in regola.
Fummo, qualche mese più tardi, facili profeti nell'immaginare
che un cambio di destinazione era già stato garantito per quei 130
appartamenti. Infatti, ancora una volta in spregio alle norme,
approdò in commissione prima e poi in consiglio la variante.
Nel percorso questa pratica ha avuto chissà perché sempre e comunque
corsie preferenziali, infatti, il verbale di commissione su questa
pratica è stato approvato prima di tutti gli altri (in attesa dell'approvazione
vi erano oltre 40 verbali) e lo stesso verbale è stato letteralmente
alterato perché rispondesse meglio alle esigenze. A dare il primo
stop è stato l'ufficio che ha espresso il parere negativo al cambio
di destinazione, infatti nel centro direzionale la cubatura residenziale
realizzata supera di gran lunga quella consentita. Ma alla Giunta
questo non interessava, così l'ha riportata come variante al Piano
e l'ha portata in consiglio. Insomma, una vera e propria kermesse
che torna a far emergere da una parte la necessità di difendere Latina
dal caos delle speculazioni che negli ultimi anni l'hanno umiliata
e degradata, dall'altra la necessità di creare un'Amministrazione che
tratti tutti allo stesso modo senza privilegiare nessuno e nient'altro
che l'interesse collettivo. Tuttavia, il tempo ha dato ragione alle
nostre perplessità, infatti la magistratura ha già provveduto
alla nomina di tre periti per verificare la regolarità dell'intervento
e delle procedure seguite. Ciò che irrita di più, tuttavia, è
l'atteggiamento evasivo della Giunta che da mesi non risponde
alle domande precise e puntuali che rivolgiamo su questa storia».
Mauro Cascio
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