Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Economia

Cisterna. Mauro Carturan: «La realizzazione del nuovo collegamento è essenziale per la sopravvivenza ed il rilancio economico del nord pontino»

Tra le più note emergenze strutturali della viabilità del Paese la "bretella" Cisterna - Valmontone, il raccordo cioè tra la Statale n° 148 Pontina e l'Autostrada del Sole occupa da tempo un posto di tutto rilievo. Oltre a dare un notevole contributo al decongestionamento della Pontina ed in parte dello stesso Raccordo Anulare, la realizzazione del nuovo collegamento è essenziale per la sopravvivenza ed il rilancio economico e civile del nord pontino e di buona parte del Lazio meridionale. «Un problema riconosciuto come tale da esperti ed Istituzioni da circa trent'anni», dice il Sindaco di Cisterna Mauro Carturan, «e finalmente avviato a soluzione con il "patto" sottoscritto a marzo dell'anno scorso tra i Comuni di Cisterna di Latina, Valmontone, Labico, Aprilia, Cori, Lariano, Velletri, e Latina. È in questo quadro di collaborazione tra enti pubblici locali, forze sociali ed economiche ed interessi diffusi sul territorio che appare ancor più inspiegabile l'estemporanea irruzione attuata in questi giorni dalla Regione Lazio, presieduta dall'On.le Francesco Storace, col programma di costruire a breve termine una terza corsia sulla SS.148 Pontina, che stravolgerebbe ogni esigenza espressa da centinaia di migliaia di cittadini. Un progetto che implica la faraonica spesa di 900 miliardi (rispetto ai 600 stimati per la "bretella") ed il solo risultato di congestionare ulteriormente i collegamenti tra la Provincia Pontina ed il Raccordo Anulare, che continuerà così ad essere l'unico sistema di connessione con il sistema autostradale nazionale. E che in tempi di "devolution" si qualifica come un esempio di centralismo che avrebbe il significato di uno "strappo" sul tessuto dei problemi reali della Regione e del Paese. Senza tenere nel minimo conto non solo l'accordo nato per individuare il tracciato della nuova arteria, ma anche la disponibilità delle comunità locali ad impegnarsi concretamente nella sua realizzazione attraverso il sostegno economico a meccanismi di project financing. Una scelta sostenuta inoltre da avanzati studi di fattibilità ed essenziale per un’area, le cui potenzialità produttive e di esportazione (settore lattiero caseario, vinicolo ed orto floro frutticolo) sono da tempo limitate da seri problemi di commercializzazione e di distribuzione dei prodotti, dovute all'aggravio dei costi di trasporto necessari per raggiungere i mercati europei. Senza contare l'assoluta necessità della realizzazione della "bretella" come premessa strutturale per la realizzazione di una serie di importanti progetti: tra questi la trasformazione ad uso civile dell'Aeroporto militare di Latina, il Centro per il traffico intermodale di Latina Scalo, il decollo delle Terme di Fogliano ed il connesso Parco tematico, il potenziamento della distribuzione di molti prodotti tipici (kiwi, latticini, fiori, olio ed uva). Ma i benefici della "bretella", che la Regione sembra superficialmente ignorare come del tutto irrilevanti, non sono solo di natura economica. Il dirottamento del traffico pesante sul nuovo raccordo restituirebbe infatti vivibilità e qualità ambientale ai centri storici di molte città della zona (Cisterna, Velletri, Lariano, Valmontone), che oggi sono costretti a sostenere il passaggio dei numerosi mezzi commerciali da e per il casello autostradale di Valmontone. Il che oltre a costituire un fattore di rischio e di inquinamento è anche un freno allo sviluppo di attività turistiche e commerciali assai promettenti anche in funzione della vicinanza con i rinomati Lidi di Sabaudia, Anzio, Nettuno e Latina. Infine il progetto della Regione sembra non tenere conto che il raccordo, oltre a rappresentare una legittima aspirazione dei cittadini, rappresenta un impegno la cui mancata effettuazione costituirebbe oltre che una forma di mal governo anche un elemento di disordine amministrativo. La realizzazione della "bretella" è stata infatti da tempo approvata dal PRUSST regionale (Programma di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio) con un investimento di circa 600 miliardi siglato il 23 ottobre 2000 dallo stesso Ministero dei Lavori Pubblici. In questa ottica il mancato decollo dei lavori più che il frutto di ritardi burocratici rischia di apparire come il risultato di atteggiamenti dilatori attorno ai quali è legittimo richiedere pubblicamente ragione alle Istituzioni che li pongono in atto. In quest’ottica è stato dato il via ad una campagna di informazione e sensibilizzazione pubblica e politica con manifesti murali, slogan che periodicamente torneranno sul tema della "bretella" e se occorrerà non mancheranno interventi forti e decisi come il blocco del transito dei mezzi pesanti lungo i centri abitati affinché si inserisca il raccordo autostradale con l’A2 tra le opere di interesse nazionale da realizzare non solo a beneficio dell’area pontina ma anche di Roma e del raccordo anulare».

Mauro Cascio


PocketPC visualization by Panservice