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Cori. PRG: 17 anni di pasticci. Tommaso Bianchi: «Una miopia gestionale da fare spavento. Tante illusioni per un Piano bocciato»

"L'incompetenza non conosce davvero confini". All'indomani dell'annullamento del consuntivo 2000 del Comune di Cori da parte del CO.RE.CO., il Sindaco Tommaso Bianchi continua a riprogrammare la struttura organizzativa del Comune ma lavorando più a fondo, emergono vecchie lacune frutto della miopia gestionale delle precedenti Amministrazioni. È chiaro il riferimento da parte del primo cittadino sulla già annunciata reiezione da parte della Regione Lazio della "Variante generale al PRG" adottata dal Consiglio Comunale di Cori nel luglio 1997. Ma andiamo con ordine. Nell'ottobre del 1984 l'allora maggioranza dà l'incarico della redazione della variante generale al PRG vigente e nell' 89 c'è la prima stesura adottata in Consiglio Comunale ma essa viene successivamente bocciata dal CO.RE.CO. per gravi carenze tecniche. Dopo una lunga pausa di riflessione delle Giunte che si sono susseguite nel tempo che alimentarono più volte la speranza dei cittadini affinchè il problema venisse affrontato e risolto, la Giunta Vitelli con l'ausilio decisivo dell'allora assessore all'urbanistica Bilà nel luglio '97 finalmente propose l'adozione della variante generale in Consiglio Comunale. L'adozione avvenne ma non nel progetto originario così come i progettisti avevano elaborato, ma fu adottata una soluzione "edulcorata", integrata di una serie di emendamenti che andavano a soddisfare esigenze di gruppi di pressione dal vago sapore elettorale in funzione della competizione amministrativa del '99, per la quale la maggioranza uscente si ricandidava ad amministrare il paese. «Quando si fanno le cose pasticciate per motivi politici non tenendo conto delle esigenze della popolazione ecco quali sono i risultati", dice il Sindaco Tommaso Bianchi. In particolare il primo cittadino si riferisce alla delibera n. 1137 del 3 agosto 2001 della Giunta Regionale del Lazio che è una vera e propria certificazione di condanna dell'operato dei precedenti Amministratori con la frase del deliberato che testualmente afferma: "...la variante generale adottata dal Comune di Cori con deliberazione consiliare 11.07.1997 n. 78 non è meritevole di approvazione e va restituita al Comune...". «Questo deliberato pesa come un macigno - riprende il Sindaco - e dovrebbe far vergognare i responsabili materiali di tutto ciò. La bocciatura deriva da gravi mancanze e carenze tecniche che non potevano (speriamo) non essere conosciute dagli stessi estensori del piano e quindi oltre al danno si aggiunge la beffa dell'illusione creata ad arte nei cittadini e presso gli operatori economici di aver predisposto tutti quegli atti che avrebbero consentito uno sviluppo economico dal punto di vista urbanistico non disdegnando le conseguenze positive occupazionali ed economiche. I cittadini siano fiduciosi - continua il Sindaco -, gli altri hanno atteso 17 anni per farsi bocciare il nuovo Piano, noi fin da ora ci stiamo attivando affinchè gli errori degli Amministratori non ricadono sugli utenti. Il paese, già così in difficoltà finanziaria, non può stare in ginocchio. In breve tempo adotteremo gli opportuni atti amministrativi che ci consentiranno di riprendere il cammino interrotto».

Erika Corcione


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