Parvapolis >> Politica
Latina. PRG. Giorgio De Marchis: «Qui sembra si possa fare tutto e il
suo esatto contrario. Ci rivolgeremo alla Procuratore della Repubblica»
Al già confuso mosaico, determinato dall'adozione del nuovo PRG,
sono stati aggiunti nelle ultime ore due tasselli. Li racconta
Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra.
«Il primo
è stato posto dalla Commissione Urbanistica ed in modo specifico,
dalle frasi pronunciate dall'avvocato Di Leginio in merito
ai quesiti posti dai consiglieri. Il secondo è quello
che deriva dalle proposte "azzardate" espresse dal presidente
provinciale di FI Fazzone. Di Leginio, ha posto tre questioni
importanti ed allo stesso tempo
pericolose, alla luce della situazione di incertezza presente
in Comune: 1) Il PRG può essere modificato dal Consiglio
comunale, prima della pubblicazione, l'eventuale modifica non
comporterebbe l'apertura di un nuovo procedimento; 2)
la Regione potrebbe ripristinare alcune situazioni del progetto
originale del PRG, non tenendo in alcuno conto degli emendamenti
e delle osservazioni votate ed approvate dal Consiglio;
3) tutte le pre-concessioni edilizie rilasciate dal Comune,
anche se in contrasto con il nuovo PRG, sono valide e pertanto
andranno rilasciate le concessioni vere e proprie. Alla luce
di queste affermazioni appare chiaro che la situazione è fortemente
critica, soprattutto per il fatto che la mancata pubblicazione
del PRG, dopo due mesi dall'adozione (fatto anomalo mai accaduto
in Italia), lascia aperte tutte le porte per colpi di scena.
Potrebbe infatti accadere che una nuova "maggioranza" in Consiglio,
questa volta della CdL e non "trasversale", voti alcune modifiche
sostanziali al PRG adottato senza provocare alcun nuovo procedimento.
Oppure potrebbe succedere che tutti gli emendamenti, come Prati di
Coppola, verrebbero cancellati con un colpo di spugna della Regione
Lazio (governata dalla CdL), facendo dunque rivivere le "cubature"
ridotte. Infine, ed è forse la cosa più assurda, tutti quei procedimenti
edilizi per i quali era stata rilasciata la pre-concessione
(strumento ambiguo adottato, nell'intera Europa occidentale
dal solo Comune di Latina), anche se in contrasto con le previsioni
del nuovo PRG, sarebbero validi e pertanto andrebbe rilasciata
una regolare concessione edilizia. Vi sarebbe, in questo caso,
per alcuni la possibilità di costruire abitazioni in zone per le
quali il nuovo PRG prevede un parco pubblico. Tutto quanto appena
detto si interseca con la posizione espressa da Fazzone, il quale
suggerisce una sorta di moratoria al fine di far "rientrare" dalla
finestra quanto non è riuscito a far entrare dalla porta, ovvero
salvare tutte le concessioni edilizie non in linea
con il nuovo strumento urbanistico. A questo punto non ci resta
che gridare a voce alta che il PRG deve essere pubblicato, ed al più
presto. Solo la pubblicazione potrebbe garantire un minimo di certezze
in questa vicenda che presenta molti lati oscuri. Nello stesso tempo,
penso sia doveroso investire della questione il Procuratore della
Repubblica, al fine di verificare la corrispondenza delle procedure
adottate nel Comune di Latina, con i termini stabiliti dalla legge,
e soprattutto per capire se veramente si può fare tutto ed il suo
contrario, come sembra stia avvenendo a Latina».
Mauro Cascio
|