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Roma. XX Settembre. La Religione della Libertà. Un Manifesto della Massoneria. Raffi: «La memoria culturale di un Paese è fatta di simboli»
Ed al XX settembre è dedicato anche un Manifesto del Grande Oriente d'Italia, la
prima e più numerosa comunione massonica italiana, a firma del Gran Maestro
Gustavo Raffi.
«La memoria culturale di un Paese è fatta di simboli. La sopravvivenza dei simboli
presuppone che il ricordo, che essi evocano, resti vivo nella coscienza della collettività,
rendendo le gesta e le idee di nuovo presenti a noi contemporanei.
Ecco la ragione del presente manifesto. Che non è la stanca ripetizione di una litania laica.
Che non vuole rammentare solo gli eventi accaduti il 20 settembre 1870, quando, per mano dei
bersaglieri, il tricolore tornò a sventolare a Roma per la prima volta dal 1849, seppellendo
il potere temporale del Papa.
No. Non vogliamo incollare sui muri un brano da manuale di storia per le scuole medie. A noi
interessa invece che tu, lettore occasionale e forse distratto, associ questa data, XX
Settembre, alla tua libertà: alla possibilità che hai - oggi - di scrivere, di comunicare,
di ricercare, di guarire grazie ai progressi della scienza. Di protestare. Di muoverti per
il mondo e di far muovere le tue idee.
Se fossero rimasti loro, gli uomini del Papa-Re (e non sono pochi i nostalgici di quell'oscurantismo), la nostra Italia sarebbe un Paese arretrato, uno Stato da cartolina illustrata. Avremmo perso il treno dello sviluppo e del benessere. Che, invece, per fortuna, ma anche per la ferma volontà di una minoranza intelligente e lungimirante, abbiamo preso.
Per questo, ogni XX Settembre, ci ritroverai puntuali sui muri d'Italia.
È di te e del futuro dei tuoi figli che vogliamo parlarti. E non ci stancheremo di farlo,
perchè crediamo nella libertà, nel progresso, nel miglioramento graduale e continuo
dell'Umanità».
Mauro Cascio
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