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Latina. Il fascino indiscreto della Margherita. I Verdi su Erasmo e il suo Verbo
inafferrabile: «Ha scelto il contenitore ideale per riciclarsi»
Oltre le scelte da voltagabbana, c'è dell'altro in Provincia.
I Verdi hanno acconsentito nel 1999 alla candidatura a presidente della Provincia di Erasmo
Fiumara per la coalizione di centro-sinistra, persona che, in più occasioni e pubblicamente,
si era impegnata a dimettersi in caso di mancata vittoria della coalizione.
Racconta Fabrizio Vitali, del coordinamento provinciale dei Verdi: «In campagna
elettorale per le elezione del Presidente e del Consiglio provinciale
di Latina nel 1999, il buon Erasmo durante pubblici appuntamenti comiziò affermando che
avrebbe fatto parte del Consiglio provinciale solo come Presidente e che si sarebbe dimesso
dalla sola carica di consigliere che sarebbe seguita alla eventuale sconfitta.
Vinse il centro-destra, la coalizione con candidato Presidente Fiumara perse ed il nostro
non mantenne l'impegno preso con elettori e sostenitori impedendo l'ingresso dei Verdi in
Consiglio Provinciale.
Oltre alla evidente commistione tra ruolo politico e dirigenziale, sulla quale intendiamo
sorvolare, Erasmo Fiumara ha dimostrato di essere persona dal verbo inaffidabile e
difficilmente potrà ricoprire in futuro ruoli di rappresentanza della coalizione. La
ricollocazione in un grande contenitore del riciclo sembra essere l'unica strada possibile
perseguibile.
Ma se soggetti politici raccolgono nel proprio seno esponenti inaffidabili possono essere
essi stessi referenti seri per il cittadino elettore? La serietà di un progetto si misura
anche con le persone che ne vanno a comporre le fila o a tirare i fili, nel fissare confini
e regole da contrapporre ad opportunismo ed autoreferenzialità».
Mauro Cascio
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