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Latina. Pasquale Mancini (Sdi): «Ormai la maggioranza non esiste più. Non riescono
nemmeno a garantire l'ordinaria amministrazione»
«Il Consiglio Comunale, ancora una volta, è stato costretto a sciogliersi per
mancanza del numero legale. Una maggioranza di Centro Destra ampia sulla carta
(30 Consiglieri su 40) non riesce, ormai, neanche più a garantire l'ordinaria
amministrazione». Sono parole di Pasquale Mancini, capogruppo a Latina dello Sdi.
«Appena 14 presenti in Consiglio Comunale per l'approvazione del Conto Cosuntivo ma
subito dopo soltanto 11/30 Consiglieri presenti, insufficienti a proseguire l'OdG
del Consiglio, in seconda convocazione, che vedeva tra gli altri punti, finalmente,
il riconoscimento e il pagamento dei debiti fuori bilancio alle imprese e ai professionisti
mai risarciti da anni, anzi decenni di lavori e prestazioni effettuate a vantaggio del Comune.
Falsa e strumentale deve essere considerata, allora, le notizia apparsa sui giornali del
ricompattamento della maggioranza all'indomani della divisione sul PUCG, anzi le posizioni
politico-amministrative, al loro interno, si divaricano sempre di più tra AN e FI - CCD-CDU.
La notizia era servita, alla luce di quanto sta accadendo, solo per nascondere
la verità ai cittadini e di comunicare strumentalmente, una realtà distorta.
Ormai la Maggioranza di Centrodestra non esiste più. Non sono più d'accordo su niente.
Non riescono neanche a trovare una maggioranza consiliare per approvare le variazioni al
bilancio operate dalla loro Giunta Municipale, in cui sono presenti Assessori di tutte
le forze politiche che compongono questa maggioranza, tanta sono divisi.
F.I. e CCD-CDU continuano a giocare a far mancare il numero legale mentre i cittadini,
ma anche gli imprenditori aspettano la risoluzione dei loro problemi che passa inevitabilmente
attraverso l'assunzione di atti deliberativi del Consiglio comunale.
Niente si muove. Tutto fermo. Tutto bloccato. Sono loro i padroni, in negativo, di questa città.
I cittadini non lo dovranno dimenticare.
Sono degli irresponsabili. Antepongono i giochetti di schieramento, il tornaconto politico
e interessi di piccolo cabotaggio a quelli generali della città.
Occorrerà riflettere di questa situazione di stallo amministrativo che ritarda e blocca
lo sviluppo, riportandonci indietro ad un passato che credavamo morto e sepolto per sempre;
e nel registrare, condannare e denunciare il totale fallimento della maggioranza di
Centrodestra nella nostra città (ma anche in tutta la provincia), occorrerà riflettere
sulla strada da intraprendere.
Qualunqe essa sarà, la scelta sarà determinata ed improntata alla chiarezza, alla
trasparenza e dettata solo dall'interesse esclusivi della nostra città».
Mauro Cascio
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