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Latina. Mauro Visari, l'attore di teatro che dichiarò guerra al cinema:
«Una vicenda strana, ingarbugliata e piena di ombre sinistre»
E sul cinema di via Nervi interviene Mauro Visari, consigliere comunale dei DS e giovane
attore di teatro.
«Ricorderete la lunga battaglia che abbiamo condotto nel tentativo di fare chiarezza
sulla vicenda legata alla costruzione dei cinema di via Nervi. In seguito a tali
rimostranze e a quelle di alcuni cittadini è stata anche aperta un'inchiesta dalla
magistratura. Purtroppo le coincidenze si moltiplicano: avevamo cominciato con una
stranamente celere tempistica legata all'ottenimento di concessioni e concessioni
in variante, poi i dubbi sulle procedure, infatti gli stessi tecnici comunali hanno
espresso pareri negativi sull'intervento, infine solo un mese fa la mancata risposta
dell'assessore all'urbanistica ad una mia interrogazione. In quella circostanza mi
venne spiegato che per motivi meramente pratici non si era in grado di soddisfare la richiesta
e mi venne garantita una risposta in tempi brevi. Si è tenuto il primo
consiglio comunale dopo la pausa estiva e non solo non si è vista nessuna
risposta, ma addirittura non è stata iscritta all'odg nemmeno l'interrogazione.
Insomma, fra tante diverse interrogazioni mie e di altri consiglieri, spesso anche molto più
recenti rispetto a quella del cinema di via Nervi, è sparita o fuggita proprio quella che inchioda
l'amministrazione a dare risposte certe, chiarimenti, a scoprire tutte le carte di una vicenda
ingarbugliata e piena di ombre pericolose. Sì, di ombre si tratta quando
l'atteggiamento diventa quello della prevaricazione istituzionale del
sabotaggio, dell'omertà. Mi viene da chiedere perché su 40 verbali di commissione urbanistica
ancora da approvare si decide di votare proprio quello relativo all'interno del cinema
di via Nervi. Io continuo a non vederci chiaro e non ho alcuna intenzione di cedere alla stanchezza
né ai consigli "spassionati" di qualche conoscente che suggerisce di occuparsi d'altro.
La lotta forsennata contro la barbarie urbanistica è e può essere motivo e ragione
di un impegno politico. Gli interessi spesso legittimi degli imprenditori vengono lesi
proprio dalla politica del "favore" e del favoritismo, non certo
da un puano regolatore che con tutti i limiti che può avere pone regole
certe e per tutti. Al comune di Latina la politica deve riappropriarsi
del proprio ruolo di governo e programmazione, per il bene di un territorio ormai massacrato
e senza quasi più "chance"».
Mauro Cascio
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