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Latina. Approvato il testo di legge sulle Città di Fondazione. Luigi Ciaramelletti: «Un esempio di sperimentazione
e di architettura razionalista»
«Le città fondazione rappresentano, anche sotto il profilo urbanistico e architettonico, un esempio di sperimentazione
concreta dei parametri tipici della nuova architettura razionalista, che proprio in quegli anni si andava affermando in
Europa come nuovo modello architettonico del Novecento. In quell'epoca, infatti, si realizzò un grande disegno unitario,
al tempo stesso urbanistico, sociale e culturale».
È quanto ha dichiarato l'assessore alla Cultura, Luigi Ciaramelletti, a commento dell'approvazione in consiglio
regionale della legge a tutela delle città di fondazione. L'assessore ha ringraziato l'opposizione per aver dato il
proprio assenso alla legge, licenziata a maggioranza con la sola l'astensione di rifondazione comunista.
«Il provvedimento - ha osservato Ciaramelletti - vuole dare grande rilievo alle città fondate negli anni 30, in seguito
alle opere di bonifica e di pianificazione agricola del territori sia nell'Agro Pontino che nell'Agro Romano. Sono
sette le cittadine interessate: Latina, Sabaudia, Pomezia, Aprilia, Pontinia, Guidonia e Colleferro, oltre a quartieri
realizzati in quegli anni come l'Eur di Roma».
La legge stanzia complessivamente 1 miliardo e 400 milioni di lire, di cui 400 per il 2001, 500 per il 2002 e 500 per
il 2003. Serviranno a finanziare non solo studi e ricerche a carattere sia architettonico che storico artistico, ma anche
attività di censimento e catalogazione dei beni culturali. Verranno dati finanziamenti, inoltre, a iniziative strutturali, 3
come la creazione di centri di documentazione, l'istituzione di laboratori e di musei. Grazie a questa legge, poi, i
Comuni interessati e gli Enti provinciali potranno dar vita a iniziative legate alla valorizzazione delle città, da
un punto di vista sia urbanistico che ambientale.
«L'architettura di quell'epoca - ha aggiunto Ciaramelletti - rappresenta l'ultimo tentativo di un vero disegno
urbanistico che è paragonabile ai grandi progetti delle "utopie" rinascimentali. La trama urbanistica di queste città,
specie dove si è meglio conservata, costituisce oggetto di studio da tutto il mondo. Con questo provvedimento
intendiamo riconoscerne le caratteristiche e svilupparne le potenzialità».
Mauro Cascio
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