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Latina. «Per una destra della partecipazione». Cirilli e Pedrizzi: «Una
politica che rimetta al centro il popolo e non il Potere»
«Alleanza Nazionale in questa provincia ha bisogno di un autentico cambiamento.
Ossia di una svolta che restituisca un ruolo da protagonista vero ai circoli
territoriali ed ambientali, in stretta collaborazione con gli eletti e con gli
amministratori, nel rispetto e nella valorizzazione delle risorse che il partito
esprime sul territorio». Con queste parole il senatore Riccardo Pedrizzi e il consigliere
regionale Fabrizio Cirilli, di An, presentano il documento politico
"Per una destra della partecipazione", elaborato da militanti, dirigenti ed eletti negli
Enti Locali di An a Latina e provincia, appartenenti alla Destra sociale.
Il documento che è stato sottoscritto da diverse decine di circoli e da quasi 20 eletti
tra amministratori, consiglieri comunali e circoscrizionali, contiene un'analisi attenta
del partito, da ciò che ha rappresentato l'esito della competizione elettorale regionale
all'analisi del voto alle elezioni politiche, passando per la situazione amministrativa
del Comune capoluogo e lo stato di An in tutta la provincia. «Con questo documento» -
spiegano Pedrizzi e Cirilli - «non vogliamo contestare la linea politica fino ad oggi
adottata né tantomeno addossare delle colpe a qualcuno, dal momento che è normale
un periodo di transizione nel passaggio da partito di opposizione a partito di governo.
Quello che vogliamo fare è andare oltre, pensare ad una seconda fase di An, proporre un
rinnovamento e un rilancio della linea politica del partito per renderla più
adeguata e più incisiva». Per i due esponenti di An "è necessario dotare al più
presto il partito di una nuova strategia e di nuovi strumenti politici in grado di fare
emergere idee, progetti e classe dirigente. Dopo le elezioni regionali e la conquista
del governo nazionale, infatti, nulla può essere più come prima. Occorre finalmente
completare il percorso iniziato a Fiuggi e proseguito a Verona in modo che si sappiano
coordinare i vari livelli istituzionale di cui An è presente in maggioranza. Il nostro
fine - sottolineano - è la costituzione di una politica che rimetta al centro il popolo,
le comunità, i corpi intermedi, strappandoli di mano ai poteri forti che anche in provincia
di Latina fanno sentire la loro presenza. Noi immaginiamo un partito proiettato davvero
nel sociale, capace di aprire un confronto e un dialogo diretto con la società civile,
le categorie, le associazioni di rappresentanza, i sindacati, i giovani. Bisogna
progettare insieme una crescita dell'intera comunità politica di An. Una crescita
che non può che essere comune, armoniosa, condivisa da tutto il territorio da nord a sud.
Una crescita che noi chiamiamo partecipazione e democrazia interna».
Pedrizzi e Cirilli rimarcano come la partecipazione sia da "coniugare a tutti gli aspetti
della gestione e della direzione politica di An: nella direzione provinciale, nei coordinamenti
comunali, nei coordinatori del collegio, tra i circoli territoriali ed ambientali, ma anche
nella definizione delle linee politiche e nel rapporto con gli alleati della Casa delle
Libertà, nella nomina di assessori e di linee politiche e nel rapporto con gli alleati
della Casa delle Libertà, nella nomina di assessori e di componenti degli enti
derivati. «Quello a cui vorremmo dar vita è un vero e proprio "laboratorio" politico
che sia motore di iniziative, proposte, progetti, approfondimenti culturali».
Mauro Cascio
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