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Sabaudia. La duna, il lago, la poesia. Toni Maraini: «L'arte non va custodita in una torre
d'avorio, ma deve confrontarsi con la gente»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Toni Maraini.
«La poesia non è una forma artistica privilegiata, ma una delle forme d'arte fondamentali. Non
va custodita in una torre d'avorio, ma deve confrontarsi con la gente».
Storica e critica d’arte, studiosa del Maghreb, scrittrice e poetessa.
Nata a Tokyo, figlia di Fosco e sorella di Dacia, dal 1964 a 1968 ha vissuto in Marocco
dove ha svolto attività di ricerca, insegnato all’Università di Rabat, scritto su arte e
cultura tradizionale e contemporanea di quel Paese («La peinture de A. Cherkauoi», 1976;
«Au croisement de l’Historie», 1986; «Une collection, une mémoire», 1998 e altri testi in
parte raccolti in «Écrits sur l’Art», Rabat 1990) e pubblicato tre raccolte di poesia
(«Message d’une migration», Casablanca 1976; «Le récit de l’occultation», Casablanca 1973;
«Phantasmata Diwan», Rabat 1986). Ha pubblicato «Anno 1424» (romanzo), Padova 1976;
«La murata», Palermo 1990; «Ultimo tè a Marrakesh», Roma 1994 e numerosi testi critici,
di ricerca e di saggistica in volume e su riviste. Finalista al Premio Circe Sabaudia
con l'opera «Poema d'Oriente» (editrice Semar).
Marianna Parlapiano
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