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Sabaudia. L'altra faccia della poesia. Chi le scrive e chi... le recita. Michela
Caruso: «Ho sempre paura di non essere all'altezza»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Michela Caruso, attrice. Con lei esploriamo
l'altra faccia della letteratura. Chi per esempio le poesie non le scrive, ma le legge.
Attori e attrici che tentano di rendere le emozioni altrui.
«C'è sempre il sospetto, quando il poeta è vivente, di non essere all'altezza, c'è
la paura di non essere l'interprete giusto. E questo con tutti i poeti. Poi
è ovvio che ci si avvicina al testo, lo si circuisce, lo si approfondisce, lo si conosce insomma.
E si va, vincendo la paura. Senza la paura, poi, non ci sarebbe teatro. L'attore non
esisterebbe. Si calcano
le scene per misurarsi con se stessi. Per superarsi. Per vincersi.
Anche dopo anni e anni di esperienza ci si mette sempre in discussione
davanti al pubblico».
Marianna Parlapiano
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