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CinepoliS. A Latina un tranquillo weekend di... suspence

Quando Frank Oz ha deciso di porre mano al suo ultimo film, «The score», lo ha fatto probabilmente con lo stato d’animo di un esperto camminatore che si trova ad intraprendere un sentiero fino a quel momento sconosciuto. Oz infatti è noto inizialmente come uno dei creatori dei «Muppets» e ha fatto ridere di gusto gli spettatori con la commedia intelligente e divertente (binomio oggi assolutamente anomalo) «In&Out». Il thriller si sa ha regole ferree e la suspense può fatalmente tramutarsi in languore e lentezza esasperante. Oz rischia lo stallo nel primo tempo, dove la preparazione del colpo risulta forse troppo parcellizzata. Nel secondo tuttavia la ripresa è assicurata e basta osservare gli spettatori in sala, con le schiene dritte in avanti e le gambe velocemente accavallate, per capire che è partita “la volata”. Del resto, come non lasciarsi trascinare da un cast di tale calibro? Il pubblico riconosce ed accoglie con un mormorio la sagoma “megalitica”, è il caso di dirlo, di Marlon Brando che, nella parte di un vecchio e consumato...imprenditore della mala, si muove sulla scena con il consueto fascino decadente. De Niro, nei panni di un rapinatore diviso tra furto e amore, dosa con sapiente maestria quella mimica che lo ha reso celebre fino a quando, seduto al tavolino del suo locale, regala alla sala uno dei suoi sorrisi più ammiccanti. Ma lo sguardo (in macchina) più attento Oz lo rivolge, a nostro avviso, ad un giovane attore la cui interpretazione gli conferisce dignità pari a quella dei due giganti di Hollywood. Lo si intuisce se non altro da quella inquadratura “a scoprire” il personaggio che coglie all’inizio da dietro il bravo Edward Norton mentre deambula a fatica fingendosi subnormale. Consigliamo ai visitatori di CinepoliS, se ancora non l’avessero fatto, di non perdere altre due grandi interpretazioni di Norton, in «Fight Club» con Brad Pitt, in «Schegge di paura» con Richard Gere e nel durissimo «American History X». L’abbinata Norton-De Niro risulta credibile e allo stesso tempo semina nello spettatore il dubbio lecito: come andrà a finire tra i due? In «The score» il cast si muove in perfetta sintonia, unico neo la bella Angela Bassett che, relegata in una particina, interpreta un ruolo di donna solo tratteggiato. Una nota di merito va senz’altro alla fotografia: Nick, il ladro (De Niro) e Max, il ricettatore (Brando) sono colti ormai nella parabola discendente della loro carriera, si muovono sempre nella penombra, (e non sempre per loro scelta) attraverso ambienti debolmente illuminati dove i raggi del sole filtrano come lame dalle finestre a livello della strada, come nella bella scena della piscina sotterranea vuota, marmorea come un’estrema dimora. La via di fuga? E’ quella tanto abiurata «normalità» a riscattare il finale dando allo spettatore la piacevole sensazione che talvolta «volere è potere». Come? Per conoscere la ricetta di Oz vi diamo appuntamento al cinema Corso sala 3 orario spettacoli 16.30; 18.30; 20.30; 22.30. Buona visione.

Donata Carelli


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